HORIZON 2020

L’Ue a caccia di progetti Ict: 230 milioni per ricerca e innovazione

Bruxelles apre 5 call di finanziamento nell’ambito di Horizon 2020: focus su 5G, industria 4.0 e tecnologie per audiovisivo e social media. Presentazione dei progetti entro l’8 novembre

Pubblicato il 17 Giu 2016

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L’Unione Europea mette sul piatto 230 milioni di euro per progetti Ict. Sono 5 le call aperte da Bruxelles nell’ambito del programma di investimenti Horizon 2020 e focalizzate sulle tecnologie per l’informazione e la comunicazione. Entro l’8 novembre 2016 sarà possibile sottoporre all’Ue la propria richiesta di finanziamento, specificando la propria area di interesse.

Particolare spazio è dedicato al sostegno economico all’innovazione e alla ricerca per progetti legati al 5G, tecnologia che punta a superare le performance delle attuali connessioni mobili. Nel topic “5G: Partenariati pubblico privati per la ricerca e convalida di sistemi e tecnologie critiche” rientrano iniziative per massimizzare e favorire le partnership sulle nuove reti, per le quali l’Ue mette a disposizione 100 milioni. Altri 45 milioni sono destinati alla tematica “5G Ppp tecnologie convergenti” e in particolare al finanziamento di progetti legati alle reti miste. La call “Reti di ricerca al di là del 5G” si rivolge allo sfruttamento della ricerca accademica e al trasferimento dei suoi risultati al tessuto di Pmi e startup dell’Ue, con un budget di 18 milioni.

Ci sono infine 24,5 milioni per “Smart, ogni cosa in ogni luogo”, ossia per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie digitali in ambito industriale, e 38 milioni per progetti di convalida delle nuove tecnologie per l’audiovisivo e i social media. In generale, è prevista una copertura del 100% dei costi eleggibili per ricerca e innovazione (ricerca di base o applicata, sviluppo tecnologico, test e validazione su prototipo) e del 70% per altre azioni innovative come prototipazione, testing, sperimentazione e validazione del prodotto su larga scala.

L’Ue mette a disposizione i propri Punti di contatto nazionale per chi volesse avere informazione sui finanziamenti e le relative modalità di gara. Ma è possibile chiedere lumi anche all’Agenzia per la promozione della ricerca europea, mentre le Pmi possono rivolgersi alla rete Enterprise Europe Network

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