Ha aperto oggi ad Abano Terme, in provincia di Padova, il Bitcoin Veneto Center, una struttura che si candida a essere il primo centro multi proposta del settore criptovalute in Italia. L’iniziativa è di tre imprenditori con alle spalle esperienze professionali diverse, che dopo aver dato vita ai portali Bitcoinveneto.it e Bitcoinvenetocenter.it hanno deciso di creare un punto fisico per offrire anche a chi ha poca dimestichezza con gli strumenti digitali competenza e servizi di consulenza, scambio monete, vendita di wallet-portafogli e configurazioni del software, necessari a tutte le aziende e ai privati che vogliono avvicinarsi al mondo delle criptomonete.
Il Bitcoin Veneto Center si pone come obiettivo la diffusione capillare della cripto-moneta perché “crediamo nella capacità di tutti di apprendere cose nuove, e Bitcoin e blockchain sono cose nuove, in tutti i sensi. Non lasciare indietro nessuno, questo è il nostro credo”, dichiara in una nota Davide Michielotto, responsabile della startup padovana.
Molte le collaborazioni con professionisti e aziende consolidate del settore, indispensabili nel mondo interdisciplinare delle monete crittografiche: a partire da quelle con gli exchange (uno su tutti The Rock Trading, unico exchange completamente italiano), piattaforme di scambio dove comprare e vendere tutti i tipi di criptovalute, per arrivare alle partnership con commercialisti specializzati, imprenditori del mining, trader di criptomonete e aziende come Tinkl.it specializzate nel supportare le attività commerciali per accettare bitcoin come forma di pagamento. Un piccolo spazio del Center è dedicato ai gadget tecnologici come wallet, ovvero portafogli in forma di chiavette Usb, generatori di chiavi software, cavi Usb schermati, software specifici.
Membro di Assob.it e Bitcoin Foundation Italia, il centro promuoverà la conoscenza delle criptovalute anche attraverso corsi di formazione, in piccoli gruppi o presso le sedi dei clienti.
“Vogliamo partire da un approccio vecchio stile, di persona, per superare l’ostacolo che tutte le nuove tecnologie portano con sé, cioè la distanza che inevitabilmente si crea tra uomo comune e tecnologia innovativa, riducendo il gap e permettendo ai nostri clienti di abbattere la curva di apprendimento”, continua Michielotto, fermamente convinto del successo di una formula dal sapore retrò che però, almeno in Veneto, avrebbe secondo lui già prodotto ottimi risultati.