INNOVAZIONE

La digitalizzazione di InfoCert facilita il business

Le soluzioni sono in grado di generare una reale ottimizzazione di risorse e processi, con garanzia di elevati livelli di servizio e rapido ritorno sugli investimenti

Pubblicato il 30 Nov 2015

infocert-logo-151127165409

Grazie anche all’evoluzione normativa degli ultimi anni, molte pratiche digitali hanno già sostituito quelle tradizionali, meno efficienti e più onerose in termini economici e di allocazione di risorse.

Oggi però i tempi sono maturi per pensare alla digitalizzazione con una visione d’insieme, che – in modo strategico e andando oltre l’introduzione (quasi “forzata” da disposizioni normative) di singoli strumenti – punti a rendere più efficiente, snello e veloce l’intero sistema aziendale.

Una digitalizzazione “di processo” e non più “di prodotto”. Irrinunciabile per imprese che vogliono mantenersi competitive: lo testimoniano alcuni casi di successo in settori quali, ad esempio, il mercato delle banche o delle utilities. Attuare nuove scelte strategiche implica però un’evoluzione culturale.

Perché un cambiamento di questo tipo è spesso rallentato dalla diffidenza verso la sicurezza degli strumenti, specialmente in ambito di gestione delle transazioni.

La digitalizzazione, invece, offre ampie garanzie anche e soprattutto in termini di sicurezza: i servizi digitali – quali PEC, firma digitale o conservazione digitale a norma – oggi sono definiti trusted in quanto certificati da trusted third parties (Enti Certificatori) e dunque “fidati” e “affidabili”. Inoltre, la loro progressiva standardizzazione a livello europeo procede sempre più spedita, nel solco di quanto previsto dalla recente normativa comunitaria, che ha definito il quadro tecnico-giuridico unico ed interoperabile per la gestione proprio dei trusted services.

A testimonianza di ciò basti pensare che le banche, storicamente attente alla sicurezza, sono state tra le prime realtà a cogliere il grande potenziale dei servizi trusted: una delle soluzioni InfoCert di maggior successo nel 2015 è stata proprio la Trusted Onboarding Platform, una piattaforma che, aggregando i vari servizi trusted InfoCert, rende possibile finalizzare la sottoscrizione di un contratto (valido a tutti gli effetti) in modo completamente digitalizzato, da remoto e anche via mobile.

Il successo di soluzioni come questa è determinato dalla loro capacità di generare una reale ottimizzazione di risorse e processi, con garanzia di elevati livelli di servizio e rapido ritorno sugli investimenti: esattamente quello che InfoCert, prima Certification Authority in Italia, assicura da sempre ai propri clienti, investendo in Ricerca&Sviluppo, acquistando brevetti e stringendo nuove partnership in Italia e all’estero per innovare di continuo la propria offerta. Una capacità d’innovazione che, negli ultimi anni, le ha spesso consentito di anticipare le esigenze del mercato.

Un risultato possibile anche grazie al diretto e continuo confronto con le imprese clienti, affiancate da InfoCert anche in fase di definizione dei budget e di scelta delle risorse da destinare ai progetti d’innovazione.

E’ proprio da questa collaborazione fianco a fianco che sono nate e continuano a nascere le soluzioni InfoCert di maggiore successo. Per una digitalizzazione non più percepita come mero strumento di adeguamento ad obblighi normativi, ma apprezzata da tutti quale efficace facilitatore di business.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati