RETI

La fibra di Google si ferma, troppo costosi i lavori di scavo

BigG stoppa il progetto nella città di Louisville in Kentucky: troppo invasivo e lungo il metodo per posare i cavi. E adesso l’azienda studia modalità più efficienti per riprendere il roll out

Pubblicato il 08 Feb 2019

opne-fiber-170301125056

Tanto lavoro per niente. Strade dissestate, cantieri aperti, manicotti di plastica che escono dall’asfalto, traffico nel delirio, servizio costantemente interrotto. E tutto, alla fine, si risolve in un nulla di fatto.
Google Fiber, la società controllata del gruppo Alphabet (la casa madre del motore di ricerca Google) ha infatti deciso di terminare il servizio di larga banda nella città di Louisville in Kentucky il prossimo 15 aprile, secondo quanto riportano fonti giornalistiche americane. Il motivo è che la sperimentazione è andata male e rifare tutto l’impianto metropolitano costerebbe troppo. Il metodo utilizzato per installare i cavi infatti è stato particolarmente cruento e invasivo e ha lasciato ampi tratti della rete sui marciapiedi nelle pubbliche vie troppo esposto e prono a interruzioni di funzionalità.

Il servizio in fibra ottica proprietaria posata direttamente da Google è stato avviato nel 2012 a Kansas City e poi a Austin e Provo nel 2014, a cui hanno fatto seguito altre città nel 2015 e 2016 (Atlanta, Salt Lake City, Nashville e altre), fino ad arrivare alla texana San Antonio e a Louisville e Huntsville nel 2017. Ma proprio nella città del Kentucky, dice Google, ci sono stati problemi inediti rispetto alle altre aree, dovuti al modo particolare con il quale sono stati fatti i lavori: Google ha cercato di sperimentare nuove modalità di posa della fibra più veloci e invasive ma le cose non sono andate come nei piani.

Un portavoce di Google Fiber ha spiegato ai giornalisti che i problemi di Louisville sono unici e dipendono dal metodo costruttivo impiegato: scavare trincee ai bordi della strada profonde solo cinque centimetri riempiendole poi di materiale gommoso che doveva diventare solido tenendo i cavi in posizione.

Questo metodo doveva essere un’alternativa più economica e più veloce rispetto ai metodi standard, consentendo a Google Fiber di avere il servizio attivo e funzionante a Louisville in cinque mesi in maniera più estesa rispetto al servizio Internet fornito da altre compagnie telefoniche.

Dopo i problemi riscontrati a Louisville Google Fiber ha deciso di utilizzare un metodo che prevede lo scavo di trincee più profonde, di almeno 15 centimetri di profondità, in modo che i cavi non possano uscire fuori dagli scavi come hanno fatto a Louisville. At&t però in passato ha utilizzato forme simili di posa dei cavi con trincee altrettanto poco profonde senza gli stessi problemi, segnala la stampa Usa.

A quanto pare, Google Fiber dovrebbe ricostruire interamente la sua rete di Louisville per far funzionare il servizio in base allo standard desiderato, «e questa – ha affermato Google Fiber sul suo blog – non è la decisione giusta per noi». La società ha detto che non addebiterà ai clienti gli ultimi due mesi di servizio e che lavorerà «con i nostri clienti e partner per ridurre al minimo le interruzioni del servizio».

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati