Gli europarlamentari promuovono Neelie Kroes, dopo la seconda
audizione della candidata olandese al ruolo di Commissario Ue della
Digital Agenda. La Kroes (già Commissario Ue alla concorrenza,
nota per il polso di ferro nelle questioni Antitrust), era già
stata ascoltata la scorsa settimana sortendo reazioni non
pienamente favorevoli da parte dell'Europarlamento. “Troppo
debole”, avevano commentato alcuni parlamentari; “Ha lasciato
diverse questioni aperte”, secondo i membri del comitato Itre
(Industry, research and enterprise) del Parlamento europeo.
Questa volta, la Kroes si è presentata proprio di fronte ai
coordinatori dell’Itre, in un incontro a porte chiuse (e poco
gradito dal Presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso,
di cui i Mep mettono in discussione alcuni dei commissari scelti) e
la prova è stata superata con successo. "Eravamo sicuri che
Neelie Kroes fosse la persona giusta, con le competenze richieste,
ma volevamo conferma su alcuni temi”, ha chiarito Lena Ek, Mep e
coordinatrice dell’Itre del gruppo parlamentare liberale Alde. Le
risposte della Kroes sono apparse “brevi, concise, dritte al
punto”.
I Mep erano preoccupati perché nella prima audizione la Kroes non
aveva fornito assicurazioni sufficienti sulla sua cooperazione col
Parlamento nel futuro ruolo di Commissario alla Digital Agenda.
Come Commissario alla concorrenza, chiarisce la Ek, non c’è sta
necessità di legiferare e quindi di collaborare con i
parlamentari, ma, aggiunge, il nuovo incarico è completamente
diverso e sono previste diverse leggi.
I Mep sono anche rimasti soddisfatti dalla scelta della Kroes di
partecipare all’incontro nonostante il parere negativo di
Barroso, interpretandola come indicazione del suo impegno verso gli
europarlamentari. Anzi, secondo la stampa olandese, la performance
meno convincente della Kroes alla prima audizione si dovrebbe
proprio all’influenza del Presidente Barroso, che non vorrebbe
che i suoi commissari fossero troppo accondiscendenti verso i Mep
durante le audizioni.