Amazon rimborserà i consumatori che subiscono danni personali o materiali da merci difettose che i merchant vendono sulla sua piattaforma e-commerce negli Stati Uniti. Lo ha annunciato il colosso fondato da Jeff Bezos. La nuova policy serve innanzitutto ad Amazon a ridurre le cause legali.
A partire dal primo settembre Amazon pagherà fino a 1.000 dollari per ogni reclamo riconosciuto valido. La cifra rappresenta oltre l’80% delle richieste di risarcimento danni arrecati dai prodotti che arrivano alla sua piattaforma. Amazon non imporrà costi sui venditori. Questa policy “protegge più efficacemente i clienti e i venditori su Amazon”, ha dichiarato il gigante dell’e-commerce.
Amazon non è responsabile. Ma pagherà per i danni arrecati da terzi
Negli anni passati molti consumatori americani hanno fatto causa all’azienda per prodotti difettosi venduti da terzi, ritenendo Amazon responsabile se un prodotto è difettoso. Per esempio, nel 2016 una donna della Pennsylvania ha fatto causa ad Amazon chiedendo il risarcimento del grave danno riportato da un guinzaglio retrattile, venduto sul sito e-commerce ma prodotto da terzi, che l’aveva resa cieca da un occhio ritraendosi troppo velocemente.
Amazon ribadisce di non essere legalmente responsabile per i danni arrecati da prodotti di venditori terzi – e nelle cause contro l’azienda la maggior parte dei giudici ha dato ragione ad Amazon. Tuttavia lo scorso anno una corte d’appello della California ha concluso che in alcuni casi Amazon può essere ritenuta responsabile per i beni che conserva nei suoi magazzini e che distribuisce tramite il programma Fulfillment by Amazon.