Cambio della guardia in cima alla lista delle password più comuni online. Se fino al 2012 in testa alla chart c’era proprio la parola “password”, che è di sicuro un’assicurazione contro i più ostinati vuoti di memoria, ma pure un invito a nozze anche per gli hacker più sprovveduti, dal 2013 la medaglia d’oro passa a “123456”, relegando “password” al secondo posto.
Sono i risultati della rilevazione annuale di SplashData sulle 25 parole segrete più diffuse in rete. Secondo i tecnici di SplashData la classifica di quest’anno è stata molto influenzata da un gran numero di password provenienti da utenti Adobe dopo la violazione alla sicurezza degli account che si era verificata nel corso dell’anno: “Password come ‘adobe123’ e ‘Photoshop’ (all’undicesimo e al quindicesimo posto) sono un campanello d’allarme che ci ricorda di non ideare la password in relazione al nome del sito o dell’applicazione a cui si vuole accedere”, afferma Morgan Slain, ceo di SplashData.
“La lista – si legge in una nota pubblicata dall’azienda di Los Gatos, in California, specializzata in applicazioni per la gestione delle password – dimostra ancora una volta che molte persone continuano a mettersi a rischio utilizzando parole segrete deboli o facilmente intuibili”.
“Un altro aspetto interessante della lista di quest’anno – continua Slain – è che si diffondono sempre più le stringhe di pochi numeri, nonostante i siti Web stiano progressivamente adottando regolamenti più restrittivi in questo campo”.
“Come sempre – conclude Slain – la nostra speranza è che rendere pubblico quanto sia rischioso usare password deboli possa incoraggiare gli utenti a iniziare a prendere piccole precauzioni per proteggersi, ideando password migliori, e soprattutto password differenti per siti differenti”.