Google per la prima volta presenta i conti con il nome di Alphabet (Google ne è una controllata) e batte – anzi “straccia”, commentano i giornali Usa – e diventa così la seconda società, oltre a Apple, a valere oltre 500 miliardi di dollari in Borsa. Dall’inizio dell’anno il titolo è cresciuto del 23%.
Nel terzo trimestre dell’anno il gruppo ha registrato utili e ricavi in crescita grazie al settore mobile, alla crescita di Youtube e al taglio dei costi. Gli utili netti sono stati di 3,98 miliardi di dollari, pari a 5,73 dollari per azione, contro i 2,74 miliardi, 3,98 dollari ad azione rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi sono saliti del 13% a 18,68 miliardi di dollari.
Escluse alcune voci di spesa, gli utili sarebbero stati di 7,35 dollari ad azione, contro le attese degli analisti di Thomson Reuters per 7,2 dollari e i 6,25 dollari dell’anno precedente.
Escludendo i costi di reindirizzamento del traffico il fatturato è stato di 15,1 miliardi, contro le attese di Rbc Capital Markets per 15,04 miliardi di dollari. Le spese operative invece sono salite a 6,93 miliardi da 6,1 miliardi dell’anno precedente. Si tratta del 37% dei ricavi, come nel 2014.