L'innovazione nel settore navale è a base di Ict, ossia di
tecnologie di simulazione e dall'impiego dell'open source
già nella fase di progettazione industriale. Attorno a queste
linee d'indagine si svilupperà la nuova iniziativa di ricerca
OpenShip finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia
nell'ambito del Programma Operativo 2007-2013 che prevede lo
stazionamento di circa 11 milioni di euro per la realizzazione di
10 progetti guidati da imprese locali in collaborazione con
università ed enti di ricerca, nei settori domotica, navale e
nautica da diporto e biomedicina.
È previsto l'utilizzo sinergico di calcolatori ad alte
prestazioni e di simulazioni di alta fedeltà del moto del fluido
attorno alla carena ed all'elica basate su software libero.
"Le tecnologie di simulazione virtuale sono ormai parte
integrante dei processi di progettazione navale. La possibilità di
prevedere al computer il comportamento di un qualsiasi meccanismo
dinamico porta enormi vantaggi alle aziende sul piano della
riduzione dei costi (meno prototipi fisici per prove sperimentali),
del time-to-market, della qualità del prodotto", sottolinea
Annalisa Alcinesio di Cetena Spa – Centro per gli studi di Tecnica
Navale, capofila del progetto, che aggiunge: "Abbiamo già
esperienza nello sviluppo di metodologie di fluidodinamica
computazionale applicata a carena ed elica, ma è un campo nel
quale si può innovare ancora molto".
L'idea sperimentale consiste nello sviluppo di un prototipo
virtuale che tenga conto delle reciproche influenze tra la scia
generata dalla carena e il funzionamento dell'elica, "un
obiettivo ambizioso perché tale procedura entrerebbe per la prima
volta a far parte degli standard di progettazione navale"
continua Alcinesio. Al progetto, oltre a Cetena, partecipano
l'Università di Trieste, Sissa, Spring Firm Srl, (piccola
azienda triestina specializzata nella progettazione e realizzazione
di infrastrutture Ict e di sistemi di calcolo ad alte prestazioni)
e Friuli Innovazione.