Uno Smau all’insegna dell’innovazione, in tutte le possibili
declinazioni, compreso il format fatto di 300 momenti informativi,
ciascuno di 50 minuti. Una esposizione, la 47° della serie in
programma da mercoledì 20 a venerdì 22 ottobre a Fieramilanocity
all’insegna di alcune novità, necessarie per riportare pubblico
ed espositori. “Un primo risultato – anticipa l’Amministratore
delegato di Smau, Pierantonio Macola – lo abbiamo
raggiunto: saranno più di 600 gli espositori, il 30% in più dello
scorso anno per un’area espositiva cresciuta del 35%. C’è il
ritorno di alcuni nomi di prestigio dell’Ict. Siamo quindi molto
fiduciosi che i visitatori professionali andranno oltre i 50mila
della edizione precedente”.
Il momento è difficile e le imprese italiane investono in
innovazione meno di quanto fanno quelle europee, per i più
disparati motivi, non ultimo il nanismo di gran parte di esse. Ma
anche in Italia ci sono imprese virtuose che hanno investito
nell’innovazione per uscire dalla crisi. Gli organizzatori di
Smau ne hanno individuate 707 e per 110 di esse c’è stato un
riconoscimento formale. Saranno soprattutto loro a dare lustro al
prossimo Smau, sotto forma di varie iniziative e annunci: attese un
centinaio di nuove soluzioni hardware e software. Qualche esempio:
la “new Dynamic Pdf experience” di Adobe; applicazioni per il
cloud computing di Google per la collaborazione online in tempo
reale, il Crm online di Microsoft.
Nel solco dell’innovazione si inserisce l’iniziativa
“Percorsi dell’innovazione: Dall’Idea al Business” che
offrirà ad oltre 100 start up italiane una vetrina qualificata per
la presentazione dei propri progetti e prototipi, tra cui anche
invenzioni in apparenza poco IT-inspired come micro pale eoliche
per appartamenti, barche ad energia solare e persino un prototipo
di aereo ultraleggero.
“Abbiamo studiato con i nostri partner – puntualizza Macola – uno
Smau come momento di informazione e aggiornamento, orientato il
più possibile alle esigenze delle aziende utenti. Per questo
abbiamo ritenuto doveroso e utile avvalerci del supporto di aziende
che hanno usato con successo le tecnologie Ict per divulgare la
cultura dell’innovazione, di cui il management delle piccole e
medie imprese ha bisogno in questo momento per aumentare il livello
di competitività”. È questo anche lo spirito del convegno di
apertura della manifestazione: “Oltre la crisi. L’Italia che
innova”.
“La Regione si sta dando molto da fare per la condivisione della
cultura tecnologica e per la valorizzazione della tecnologie
disponibili – sottolinea Andrea Gibelli, Vice
presidente Regione Lombardia e Assessore alle attività produttive
-. Agiamo su più strumenti. Uno è quello delle aggregazioni di
imprese, dove l’elemento tecnologico è un collante importante.
Abbiamo allocato 500 milioni di euro al ‘Made in Lombardy’ e ci
stimola il fatto che in Francia il governo sta importando
dall’Italia il modello dei distretti o delle aggregazioni per
spingere la competizione con la leva della tecnologia”.
Raffaello Balocco, responsabile scientifico
dell’Osservatorio Smau-School of Management del Politecnico di
Milano, nell’annunciare i contenuti dei convegni accende i
riflettori su quello dedicato al mercato digitale. “Il mercato
digitale dovrebbe chiudere l’anno con un giro d’affari di 11,5
miliardi, in crescita del 13% sul 2009 – sottolinea Balocco -..
Un’oasi nel contrastato mercato dell’IT grazie all’e-commerce
che pesa per quasi la metà di detto mercato”.