Quattromila satelliti per connettere ad alta velocità tutto il mondo. Il fondatore di Tesla, Elon Musk, non è nuovo a sfide ambiziose. Dopo aver scommesso con decisione sulla mobilità elettrica, ora è la volta della Rete. SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata dallo stesso Musk, ha infatti delineato un piano di lancio in orbita di satelliti per portare la connessione in tutto il globo.
La compagnia ha chiesto al governo Usa l’autorizzazione a creare una rete di 4.425 satelliti, il triplo di quelli che attualmente orbitano intorno alla Terra. Il progetto era stato svelato a inizio 2015, preventivando costi complessivi per 10 miliardi di dollari, ed è stato da poco illustrato alla Federal Communications Commission statunitense. Stando al documento inviato all’authority Usa, i satelliti dovrebbero pesare 386 chilogrammi e orbitare a un’altitudine di circa 1.200 chilometri.
In una prima fase, di cui non sono noti i tempi, il lancio riguarderebbe circa 800 satelliti. Il sistema, si legge, “è progettato per fornire una vasta gamma di servizi di comunicazione per utenti residenziali, commerciali, istituzionali, governativi e professionali in tutto il mondo”. L’obiettivo è fornire connessioni dalla velocità di 1 Gigabit al secondo per utente, in nome della Gigabit society tanto cara all’Unione europea. Tra gli investitori figurano Google e Fidelity, che insieme hanno contribuito per un miliardo.