LA STIMA DI GARTNER

La spesa IT verso il +5,5%. Giro d’affari da oltre 4,5 triliardi

Crescita a due cifre per i software mentre per i dispositivi è attesa una flessione di quasi 5 punti percentuali a causa del calo del potere d’acquisto dei consumatori. Il segmento dei servizi IT continuerà la sua traiettoria ascendente fino al 2024, in gran parte guidato dall’infrastructure-as-a-service, che quest’anno balzerà di oltre il 30%

Pubblicato il 06 Apr 2023

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La spesa IT mondiale si attesterà a un totale di 4,6 trilioni di dollari nel 2023, con un aumento del 5,5% rispetto al 2022. Lo afferma l’ultima previsione di Gartner, secondo cui, nonostante la continua turbolenza economica globale, tutte le regioni del mondo registreranno una crescita positiva della spesa IT durante l’anno.

“I venti contrari macroeconomici non stanno rallentando la trasformazione digitale”, dichiara John-David Lovelock, Distinguished Vp Analyst di Gartner. “La spesa IT rimarrà forte, anche se si prevede che molti paesi registreranno una crescita del prodotto interno lordo (Pil) pressoché stabile e un’inflazione elevata nel 2023. La definizione delle priorità sarà fondamentale poiché i Cio cercano di ottimizzare la spesa utilizzando la tecnologia digitale per trasformare il valore dell’azienda proposte, entrate e interazioni con i clienti”.

Cresce il software, giù i dispositivi

Il segmento del software vedrà una crescita a due cifre quest’anno poiché le aziende danno la priorità alla spesa per acquisire vantaggi competitivi attraverso una maggiore produttività, automazione e altre iniziative di trasformazione basate sul software. Al contrario, il segmento dei dispositivi diminuirà di quasi il 5% nel 2023, poiché i consumatori rinviano gli acquisti di dispositivi a causa del calo del potere d’acquisto e della mancanza di incentivi all’acquisto.

“I Cio affrontano un atto di bilanciamento che è evidente nelle dicotomie nella spesa IT”, chiarisce Lovelock. “Ad esempio, la spesa nei mercati dei data center è sufficiente per mantenere i data center on-premise esistenti, ma la nuova spesa si è spostata verso le opzioni cloud, come si evince dalla crescita dei servizi IT”.

Nell’infrastructure-as-a-service il vero traino

Il segmento dei servizi IT continuerà la sua traiettoria di crescita fino al 2024, in gran parte guidato dal mercato dell’infrastructure-as-a-service, che dovrebbe raggiungere una crescita di oltre il 30% quest’anno. Per la prima volta, il prezzo è un fattore chiave dell’aumento della spesa per i segmenti di servizi cloud, piuttosto che solo un aumento dell’utilizzo.

L’esposizione ai fallimenti bancari intanto rimane contenuta, ma i ceo del settore tecnologico devono prepararsi all’interruzione. Il crollo di Silicon Valley Bank, Signature Bank e Credit Suisse ha creato un’onda d’urto nei settori bancario e tecnologico. Sebbene l’esposizione rimanga relativamente contenuta, è probabile che le startup tecnologiche debbano affrontare nuove domande e controlli da parte di parti interessate, clienti e potenziali clienti.

“Questo non è solo un problema tecnico, poiché queste aziende hanno prestato denaro a tutte le forme di startup, non solo all’IT”, spiega Lovelock. “I ceo tecnologici devono assicurarsi urgentemente di far progredire la propria organizzazione conservando il capitale circolante, monitorando l’impatto sulla liquidità, garantendo l’accesso al credito e tenendo d’occhio il talento e la cultura. Una volta che l’organizzazione è adeguatamente preparata, i ceo tecnologici possono quindi indirizzare e coinvolgere i dipendenti per trovare, accelerare ed eseguire le opportunità di mercato”.

La carenza di talenti tecnologici continua tra i licenziamenti

Nel frattempo, anche se i licenziamenti continuano ad avere un impatto sull’industria tecnologica in generale, c’è ancora una grave carenza di manodopera IT qualificata. La domanda di talenti tecnologici supera di gran lunga l’offerta, che continuerà almeno fino al 2026 in base alle previsioni di spesa IT.
“I licenziamenti tecnologici non significano che la carenza di talenti IT sia finita”, afferma l’analista. “La spesa IT per i servizi interni sta rallentando in tutti i settori e le aziende non tengono il passo con gli aumenti salariali. Di conseguenza, le aziende spenderanno più denaro per trattenere meno personale e si rivolgeranno alle società di servizi IT per colmare le lacune”.

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