Cyberbullismo, protezione dei dati personali e del copyright su Internet. Argomenti che la star di Youtube, Alice Venturi, 36 milioni di visualizzazioni per quasi 300mila follower, conosce bene.
Lei, neanche 30 anni all’anagrafe, pioniera della condivisione 2.0, che ha cominciato a postare i suoi video sulla Rete nel lontano 2008. “Dieci anni fa non c’erano regole, ma adesso qualcosa è cambiato. Sicuramente, però, c’è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza e della responsabilità dell’utilizzo dei mezzi digitali”, ha ammesso oggi a Roma durante l’evento di presentazione “Digitali e Responsabili”, l’iniziativa lanciata da Google con il patrocinio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e del Garante per la Protezione dei dati personali, e con la partecipazione di Polizia Postale e Altroconsumo.
Venturi ha ripercorso tutte le tappe della sua “ascesa sul web”. Dalla passione al business il passo è stato graduale. “Avevo aperto un canale su Youtube per esprimere me stessa e condividere i miei tutorial sul trucco, senza alcuna ambizione economica. Poi le aziende hanno cominciato a cercarmi e da lì sono nate le prime collaborazioni. Io, come molti altri giovani, ho iniziato a comunicare attraverso Youtube per farmi ascoltare e per raccontare i miei interessi. Poi la passione si è trasformata per caso in opportunità di business. E adesso per me fare la Youtuber è un lavoro a tempo pieno”.
Insomma, la Rete come fonte di guadagno e di crescita e non solo come Far west dove vengono le calpestate le regole. I passi avanti in tal senso, secondo la Youtuber, ci sono stati. “10 anni fa, in un contesto privo di norme, era difficile affrontare il cyberbullismo e far valere il diritto d’autore sul web. Ora però Youtube dà la possibilità di controllare il traffico dei propri contenuti e di tutelare il copyright”, ha sottolineato, “Internet nel futuro dovrà sempre più rappresentare per noi giovani una possibilità di crescita e non un incubo”.