Stop ai bonus legati alla crescita dell’azienda, largo ai bonus connessi ai “temi sociali”. E’ la svolta che Facebook si prepara a mettere in atto per rilanciarsi sui fronti che ne hanno minato la credibilità negli ultimi tempi: dalle problematiche legate alla privacy alla diffusione di fake news, dalla disinformazione all’incitamento all’odio. Lo ha annunciato il Ceo Mark Zuckerberg nel corso di un incontro con stakeholder e dipendenti che si è tenuto presso la sede di Menlo Park, California, all’indomani dei festeggiamenti per i 15 anni di vita dell’azienda.
I nuovi criteri per misurare la perfomance dei 36mila dipendenti scatteranno già entro la prima metà del 2019.
Ma non è ancora chiaro come verranno “misurati” gli eventuali miglioramenti conseguiti dai dipendenti sul terreno dei “problemi sociali”. Ancora impossibile, dunque, prevedere l’impatto sui compensi: i nuovi parametri sono ancora tutti da mettere a punto: si prevede che la nuova formula sarà affidata al comitato di governance.
Finora Facebook ha valutato la performance dei dipendenti basandosi sui 6 fattori fra cui la crescita del numero degli utenti, i risparmi ottenuti grazie a una maggiore efficienza, il miglioramento della qualità dei prodotti e del brand.
“Facebook ora passa dal focus sulla crescita di ricavi e utenti al focus sul cambiamento”, spiega il portavoce del social. “Negli ultimi due anni abbiamo cambiato radicalmente il modo in cui gestiamo Facebook – dice la società in un comunicato -. Si tratta di un cambiamento a garanzia dei progressi messi in campo sulle principali questioni sociali”.