È Larry Ellison, fondatore di Oracle e nona persona più ricca al mondo, il secondo azionista di maggioranza di Tesla. È stato lo stesso Ellison a rivelarlo. Con una quota da un miliardo di dollari per tre milioni di azioni, l’imprenditore 74enne non solo è dal 28 dicembre membro indipendente del Consiglio di amministrazione del costruttore di automobili elettriche, ma gode – tramite il Lawrence J. Ellison Revocable Trust – di una partecipazione dell’1,75% dell’azienda, mentre a Elon Musk fa capo un quinto circa del gruppo.
L’ingresso di Ellison nel Cda di Tesla, lo ricordiamo, è parte di un patteggiamento con la Securities and Exchange Commission (Sec, l’autorità di borsa americana) siglato da Tesla e dallo stesso Musk lo scorso settembre per archiviare le accuse di frode commessa proprio dal Ceo. Ad agosto, con una serie di tweet controversi su un delisting di Tesla che non c’è mai stato, Musk aveva infatti portato fibrillazione sui mercati. La Sec ha quindi comminato al gruppo una multa da venti milioni di dollari e ha per l’appunto imposto la presenza ai vertici dell’azienda (alla cui presidenza è stata posta Robyn Denholm) di Larry Ellison e dell’esperta di risorse umane Kathleen Wilson-Thompson. La rivelazione di Ellison arriva proprio nel momento in cui Tesla sembrerebbe in procinto di risollevare la testa dopo un periodo non semplice, con la produzione della vettura Model 3 finalmente a regime, con più di 4.700 unità a settimana.