Larry Page e Eric Schmidt, rispettivamente Ceo e Chairman di Google, hanno unito le forze con James Cameron, il regista di Avatar, per un’iniziativa un po’ pazza: finanziare un progetto “spaziale” per attività di scavo ed estrazione di petrolio e metalli preziosi dagli asteroidi che gravitano nello spazio intorno alla terra. Lo scrive il Guardian, aggiungendo che il piano multi milionario dei guru dell’hitech e del cinema prevede l’utilizzo commerciale di navi spaziali e robot che, come i minatori di una cava di marmo, scavino la superficie degli asteroidi a caccia di oro, platino e magari di petrolio.
Sul lungo termine, entro il 2020 lo strano trio punta a realizzare una base di rifornimento spaziale, mentre entro due anni l’obiettivo è la realizzazione di speciali telescopi spaziali, da mandare in orbita a caccia di asteroidi ricchi di minerali preziosi da estrarre. Il costo dei telescopi si aggira intorno ai 10 milioni di dollari.
La joint venture spaziale è stata presentata a Seattle e ne fanno parte imprenditori di rilievo, come i fondatori Eric Anderson e Peter Diamandis, il primo famoso per essere stato il primo ad offrire viaggi commerciali per turismo nello spazio, il secondo per l’offerta di voli aerei senza forza di gravità a bordo. A bordo della Planetary Resources di Seattle , questo il nome della joint venture, anche i vertici di Google, come detto, e David Cameron, il regista di Avatar che recentemente ha fatto un viaggio in solitaria, primo al mondo, nella Fossa delle Marianne, il punto più profondo della terra.
Nel mirino ci sono circa 1500 asteroidi che gravitano intorno alla terra. Gli asteroidi attirano da anni l’interesse scientifico anche della Nasa, in particolare dopo l’abbandono della politica della conquista dello spazio, che ha caratterizzato gli anni della guerra fredda alimentando il dualismo con l’Unione Sovietica.