L'EDITORIALE

L’autunno caldo delle Tlc

Trovare al più presto la quadra sul dossier Tim è la conditio sine qua non per impostare la politica industriale del settore e spingere gli investimenti in banda ultralarga. Ma bisogna tenere alta anche l’attenzione sul 5G: la revisione dei limiti elettromagnetici è un provvedimento chiave se davvero si vuole sfruttare il potenziale economico della digital economy

Pubblicato il 06 Set 2023

reti-tlc-170918133545

Sarà un autunno caldo quello delle Tlc in Italia. I riflettori sono puntati sul dossier Tim, dossier fondamentale non solo perché determinerà il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori ma anche per l’impostazione della strategia nazionale in materia di banda ultralarga. Il governo punta 2,8 miliardi sul nuovo piano di infrastrutturazione nazionale ma i fondi pubblici non bastano. I conti delle telco sono in sofferenza e si rischiano impatti importanti sulle nuove iniziative di investimento nelle città nonché sugli interventi di manutenzione e upgrade delle reti.

La missione “digitale” e il ruolo chiave delle telco

C’è da lavorare dunque per la messa a punto di una più ampia strategia Paese pensata anche e soprattutto in convergenza con la “missione” digitale, quella messa nero su bianco nel Pnrr e che vale diversi punti di Pil potenziali. La burocrazia fa ancora sentire forte il suo peso: ancora troppi ostacoli e ostruzionismi di vario tipo alla posa delle reti. Il Tar del Lazio, tanto per fare un esempio, ha appena annullato il regolamento scavi del Comune di Roma nella parte Tlc, regolamento in contrasto con le norme nazionali e totalmente disallineato rispetto alla necessità di spingere la realizzazione delle nuove reti e a catena di erogare servizi innovativi ai cittadini. Per non parlare poi della questione della mancanza di manodopera che secondo Anie Sit si sta facendo particolarmente critica in alcune regioni e rischia di avere impatti devastanti nella messa a terra dei cantieri ultrabroadband legati al Pnrr.

5G e limiti elettromagnetici, la questione non può finire nel dimenticatoio

Ma c’è un altro dossier determinante dal quale non bisogna distogliere l’attenzione: quello che riguarda la revisione dei limiti elettromagnetici per spingere il 5G. Il provvedimento era già stato preparato e sottoscritto dall’associazione di settore, l’Asstel, e doveva essere licenziato dal Consiglio dei ministri del 7 agosto. Ma così non è andata e la misura è stata stralciata last minute e rimandata a data da destinarsi. Si era vociferato di un Dpcm ad hoc dopo la pausa estiva ma la questione sembra essere più politica che tecnica: se il ministro delle imprese Adolfo Urso è più che favorevole all’adeguamento dei limiti a quelli in vigore nella Ue il Sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti sarebbe più cauto. Fatto sta che del provvedimento finora non c’è traccia e men che meno se ne parla attraverso dichiarazioni ufficiali. Fra il dire e il fare ci sono anche le elezioni europee e c’è da scommettere che il dossier 5G resterà nel cassetto almeno fino a votazioni concluse: la questione è ancora troppo divisiva e i comitati no-5G hanno al momento un peso più rilevante di quello di sindaci e governatori. Un paradosso inaccettabile.

Eppure la partita 5G vale oro in termini di potenziale economico e industriale ed è determinante anche per la chiusura dei gap nelle aree periferiche e quindi per il rilancio di territori rimasti ai margini, in particolare quelli dove portare la fibra non è fattibile da un punto di vista tecnico e della sostenibilità economica. Per non parlare degli use case per il mondo dei trasporti e della mobilità, della sanità e del manifatturiero per citare quelli considerati a più elevato tasso di impatto di crescita. E persino nella partita della lotta al cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale al 5G viene sempre più attribuito un ruolo chiave.

Il 12 dicembre Telco per l’Italia

Il 12 dicembre ci sarà l’edizione di fine anno di Telco per l’Italia in cui faremo come di consueto il punto della situazione con i rappresentanti delle istituzioni e del mercato. Ci auguriamo che a quella data siano state prese decisioni importanti e si sia sbloccata l’impasse sui dossier chiave.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati