“La tecnologia sta trasformando il lavoro e si può scegliere se dominare il cambiamento o esserne travolti. Abbiamo gli asset per essere protagonisti grazie ai numerosi centri di eccellenza presenti sul territorio: dobbiamo coordinarli e svilupparli a livello Paese per creare valore aggiunto e posti di lavoro nei campi che si svilupperanno nei prossimi anni. E’ investendo sul futuro e non difendendo il passato che si crea spazio e benessere per le generazioni future”.
Lo afferma in una nota Cristiano Radaelli, presidente di Anitec-Confindustria, l’associazione confindustriale dell’Ict e dell’elettronica di consumo, prendendo parte oggi alla Farnesina alla riunione degli addetti scientifici 2017, “L’innovazione che parla italiano. Gli addetti promotori della diplomazia scientifica nel mondo”, in programma oggi e domani al ministero degli Esteri. Alla due giorni sono previsti tra gli altri gli interventi di Angelino Alfano, ministro degli Esteri, Valeria Fedeli, ministro dell’Università e della ricerca, Massimo Inguscio, presidente del Cnr e Stefano Firpo, direttore generale per le Politiche industriali del Mise.
“L’Italia può vincere la sfida della competitività sui mercati internazionali proprio grazie al know how scientifico e alla capacità d’innovazione messe in campo in questi anni dalle nostre imprese e dai nostri centri di ricerca – prosegue Radaelli – Siamo certamente pronti a proporre soluzioni innovative e a collaborare a 360 gradi con il Governo per supportare lo sviluppo delle imprese italiane a livello nazionale ed internazionale”.