LO STUDIO

Lavoro, Vision Elis 2040: “Rivoluzione digitale, serve alleanza impresa-scuola”

Indagine Kanso: anche le professioni tradizionali devono inglobare l’hi-tech, Andrea Granelli: “Introduzione di un mindset manageriale”. Francesco Starace sull’alternanza scuola lavoro introdotta con la “Buona scuola”: “Enel parte entusiasta del programma”

Pubblicato il 11 Apr 2016

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“Va certamente mantenuto e rafforzato il focus sui mestieri e sulle professionalità concrete, dando dignità anche alle professioni tecniche, ma con uno sguardo alla modernità, portando dentro il tema del digitale”. Lo afferma Andrea Granelli, fondatore di Kanso, illustrando l’indagine “Visione Elis 2040” durante l’incontro “Imprese, scuole e università unite per favorire l’occupazione dei giovani e la rivoluzione digitale“. “Il focus sulle professioni deve essere, sempre secondo i suggerimenti dati, rafforzato con due elementi – spiega Granelli – una maggiore digitalizzazione anche delle professioni antiche e l’introduzione di un mindset manageriale. Il secondo punto emerso è l’apertura al fenomeno dei migranti. I Paesi che sapranno trasformare questo dramma in valore, tolleranza ed economia sicuramente vinceranno. Il terzo punto – conclude – è avere una visione nazionale e non fortemente radicata in un determinato territorio. Questi tre messaggi vanno naturalmente integrati con quanto avviene nel mondo”.

Il principale tema al centro del convegno, durante il quale sono state premiate le App vincitrici del contest “Be digital”, è stata la legge 107/2015 che prevede l’attuazione del “sistema duale” di alternanza scuola-lavoro in Italia, per contrastare l’abbandono scolastico e a favorire la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro.

Secondo Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur, la scelta del Governo nasce per “pensare a nuove forme di aiuto ai ragazzi per far scoprire loro le capacità, le potenzialità e i loro talenti. L’alternanza prevista nella legge Buona Scuola deve essere tradotta in ‘far fare esperienza ai ragazzi’. Per scoprire il proprio talento e la propria vocazione è necessario uscire dalla scuola e dalla classe, entrare in azienda, stare con un capo reparto e con un artigiano e scoprire che quello che abbiamo studiato in teoria per quattro anni sui libri ha un senso”.

“Siamo molto contenti dell’idea di questa accoppiata scuola-lavoro su cui ELIS è all’avanguardia – afferma Francesco Starace, Ad di Enel e presidente uscente del semestre di presidenza del Consorzio Elis – Saremo parte entusiasta di questo programma”.

“Sul tema dell’alternanza scuola-lavoro il nostro impegno andrà oltre i mesi del semestre di presidenza del Consorzio Elis – aggiunge Matteo Del Frate, Ad di Terna e presidente entrante del Consorzio – Ciascuna azienda deve dare un segnale chiaro e interpretare l’alternanza scuola-lavoro dando una risposta concreta. I numeri che il Governo ha in mente per l’alternanza scuola-lavoro sono impressionanti e se ciascuna azienda, seguendo un parametro rispetto al numero di dipendenti, non prende un impegno concreto, questo numero rimarrà irraggiungibile. Noi come Terna stiamo già prendendo impegni con ELIS e siamo disponibili a vedere altre iniziative specifiche perché la declinazione scuola-lavoro deve essere fantasiosa”.

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