C’è anche Facebook tra i pretendenti per la divisione mappe di Nokia, Here, ma Nokia preferisce corteggiare Apple. L’azienda finlandese, come noto, ha annunciato nei giorni scorsi l’accordo per acquisire la sua concorrente Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro; in concomitanza con l’accordo, Nokia ha confermato che sta valutando il futuro della sua divisione mapping and location, come già anticipato da alcune indiscrezioni di stampa.
La divisione fa gola a tante aziende di peso: secondo una fonte anonima del tedesco “Manager Magazin“, non solo il social network numero uno al mondo avrebbe già chiesto di vedere i libri contabili di Here, ma anche la start-up califoniana della più nota taxi app Uber si è messa in lizza. E ancora: la società statunitense del private equity Hellman & Friedman avrebbe mostrato interesse, così come i produttori d’auto Audi, Bmw e Daimler. Secondo Bloomberg, però, Nokia starebbe cercando piuttosto di attrarre l’interesse di Apple, Alibaba e Amazon. Apple, in particolare, potrebbe sfruttare le competenze di Here per migliorare le mappe su iOs e Os X e per CarPlay, il sistema software per le automobili della Mela, diventando un concorrente più forte per Google Maps.
Secondo gli analisti però, il fatto che una serie di aziende di rilievo siano tanto desiderose di acquisire Here dovrebbe suggerire a Nokia di non vendere: la divisione mappe è troppo preziosa.
Richard Windsor, fondatore di Radio Free Mobile, ha osservato che Here potrebbe trarre vantaggio dal fatto che gli accordi di mapping di Google con una serie di aziende sono prossimi alla scadenza. “Molti clienti oggi considerano Google come un concorrente e penso che sarebbero felici di potersi rivolgere a un fornitore indipendente di dati per le mappe”, ha affermato Windsor. “Here può cogliere ancora grandi opportunità”.
Il Ceo di Nokia Rajeev Suri ha anche recentemente sottolineato le sinergie tra la tecnologia di Here e la divisione reti dell’azienda e a marzo ha presentato una nuova soluzione di marketing per le telco che unisce le funzionalità delle reti con l’attività di mapping, descrivendola come “un piccolo saggio di quello che la nuova Nokia può fare”. Questa soluzione permette alle aziende telecom di usare i dati che catturano dalle loro reti per creare campagne di digital marketing. Big data e analytics sono infatti una delle nuove aree di interesse per la “nuova” Nokia e molti analisti pensano che il patrimonio di tecnologie e brevetti di Here risponda perfettamente alla strategia attuale della casa finlandese.
Nokia valuta la unit Here 2 miliardi di euro, ma secondo Bloomberg chiederebbe 3 miliardi per la vendita. Secondo alcuni broker, però, Here vale molto di più: Inderes Equity Research calcola tra i 4,4 e i 6,9 miliardi di euro. Il Ceo Suri ha comunque chiarito che “se” Nokia venderà questa attività, non sarà perché costretta ma solo per un’attenta valutazione strategica. Here è una delle tre divisioni rimaste a Nokia dopo la cessione della parte relativa all’hardware e al mobile a Microsoft nel 2013. Nonostante il grande patrimonio di brevetti, rappresenta la parte più in perdita dell’attuale business del produttore finlandese.