Le professioni digitali trainano il mercato del lavoro. A scattare la fotografia l’Osservatorio di Antal Italy, multinazionale nell’ambito della ricerca e selezione di personale, secondo cui questo tipo di lavori crescerà del 56% in Italia. Tra le figure più richieste: specialisti in IoT-telematics, IT security e sviluppatori. Le aziende che assumeranno di più sono quelle collocate nel Nord Italia (48%), poi quelle del Centro (36%) e, infine, le aziende presenti nel Sud e nelle Isole (16%).
Tra i profili più ricercati c’è lo specalista IoT. E non a caso. Oggi, in Italia, il mercato IoT vale quasi 3 miliardi e ha registrato una crescita del 40% nel 2017 rispetto all’anno precedente. Oltre la metà del fatturato è stata generata dai contatori intelligenti e dalla diffusione di auto connesse, il resto da sistemi di smart building (18%), smart logistics (9%) e smart home (7%). Questa crescita aumenta naturalmente la caccia agli esperti, esperti che arriveranno a guadagnare nel 2018 – parliamo di retribuzioni annue lorde – dai 25 ai 30 mila euro, se si tratta di posizioni entry level, e dai 35 ai 45 mila euro per i professionisti co qualche anno di esperienza in più. I profili manageriali guadagneranno fino a 70 mila euro.
Sotto i riflettori si trovano anche i professionisti dell’IT security sulla spinta del Gdpr, il nuovo regolamento Ue sulla pricavy, che entrerà in vigore a maggio 2018. “Gli specialisti -afferma Felice Perrone, team manager della divisione IT-financial services di Antal Italy- in ambito sicurezza informatica negli ultimi 5 anni sono passati da circa 3.500 a quasi 6.000 nel 2017 con un incremento dunque del 60%. Analizzando nello specifico questo trend di assunzioni, che seguono di norma gli investimenti delle aziende, c’è stato un aumento di circa il 20% nel 2017 rispetto all’anno precedente e noi riteniamo che questo trend proseguirà anche per il 2018”. Le figure maggiormente ricercate saranno quelle con competenze trasversali tra compliance e sicurezza It e avranno delle retribuzioni che partiranno dai 28 mila euro lordi per le figure junior fino ad arrivare ai 70 mila euro per le figure senior. I profili manageriali avranno, invece, una Ral di circa 120mila euro.
Nel settore consulenziale l’innovazione tecnologica richiesta dalle aziende continuerà a far crescere la domanda di professionisti in ambito developer. La stima è di +25% rispetto al 2017. “Per quanto concerne -chiarisce Felice Perrone- gli sviluppatori per le figure dirigenziali la base di partenza sarà di 50 mila euro, per poi passare ai profili middle con una retribuzione annua lorda che si attesterà tra i 30 e i 40 mila euro. I salari saranno più bassi invece per i profili junior che non supereranno i 30 mila euro”. “Le categorie più ricercate in Italia -sottolinea- saranno il software developer e lo sviluppatore full stack, che percepiranno una Ral media di 40 mila euro. Per i neolaureati in informatica molte società di consulenza stanno puntano sulla formazione interna tramite delle Academy, proponendo loro contratti di entry level intorno ai 20-25 mila euro senza stage ma direttamente con un’assunzione a tempo indeterminato”.