Formalizzato l’accordo per la nascita a Matera della Casa delle tecnologie emergenti. A siglare l’intesa l’amministrazione comunale della Capitale europea della cultura 2019, il Consiglio nazionale delle ricerche, l’università della Basilicata e il Politecnico di Bari. Con l’occasione si è formalizzata anche la partnership operativa tra il Comune e il Cnr per l’avvio delle attività del Centro interdipartimentale (Cid) all’interno dell’Hub digitale di San Rocco.
“Oggi è una buona giornata per la città di Matera – sottolinea Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera – perché trasformiamo una visione in azione e concretizziamo un lavoro intenso finalizzato alla trasformazione dei vicinati contadini in vicinati digitali. Con l’inaugurazione dell’hub digitale di San Rocco, la cui operatività è stata rallentata purtroppo dall’arrivo del Covid-19 ma che da settembre sarà attivo, e con i patti di azione che oggi firmiamo, candidiamo seriamente Matera a diventare un polo tecnologico di riferimento per il Sud, in grado di attrarre investimenti e creare occupazione e sviluppo nel settore dell’innovazione“.
“La Casa delle Tecnologie emergenti (Ctem) – aggiunge in un messaggio il presidente del Cnr, Massimo Inguscio – rappresenta un ambizioso tentativo di trasformare Matera in un centro di riferimento internazionale per l’applicazione in ambito urbano delle cosiddette Tecnologie emergenti: Intelligenza artificiale (AI), Blockchain, Internet delle Cose (IoT) e 5G, che saranno declinate per perseguire gli ambiti di innovazione quali filiera delle industrie culturali e creative, gestione del patrimonio culturale e ambientale, servizi e turismo sostenibili, nuove frontiere della digitalizzazione. Il Cnr quale partner scientifico della Ctem, con la sua rete nazionale di Istituti e di competenze – conclude – ha stabilito un impegno significativo, attestato anche dalla realizzazione di un Centro interdipartimentale a Matera, dove sarà possibile inquadrare ed integrare le proprie competenze ed esperienze interdisciplinari”.