OPEN INNOVATION

Leonardo Drone Contest, vince il Polimi. Pisano: “L’AI genererà grandi cambiamenti”

Il ministro dell’Innovazione: “Open Innovation centrale per favorire la nascita in Italia di un ecosistema inclusivo. Per mettere l’intelligenza artificiale al servizio dei cittadini essa dovrà far parte del bagaglio educativo non solo universitario ma di ogni individuo”

Pubblicato il 24 Set 2020

Drone Contest_ 2020_Leonardo

Promuovere lo sviluppo in Italia dell’intelligenza artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota. E’ l’obiettivo del “Leonardo Drone Contest”, gara organizzata dall’azienda guidata da Alessandro Profumo in collaborazione con sei atenei italiani, che si è svolta il 18 settembre a Torino. Ad aggiudicarsi la prima edizione del contest è stato il team del Politecnico di Milano, guidato dal dottorando Gabriele Roggi, che ha sviluppato il progetto di un drone dotato di capacità di guida e navigazione autonoma. La squadra, sotto la supervisione del professor Marco Lovera, ha sviluppato metodi e strumenti sistematici per la progettazione delle funzioni di autonomia a bordo e di un algoritmo di localizzazione focalizzandosi in particolare sul motion planning e la collision avoidance. A ottenere il “premio speciale della giuria” è stata invece l’Università di Bologna, con il dottorando Lorenzo Gentilini e il professore Lorenzo Marconi.

Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta in modalità digitale, hanno preso parte il ministro all’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, e il senior vice president Unmanned Systems di Leonardo, Laurent Sissmann.

Il “Leonardo Drone Contest” nasce per creare sinergie tra lo sviluppo e la ricerca accademica negli ambiti di Artificial Intelligence, Computer Vision, Sensor Fusion e Machine Learning, favorendo lo sviluppo sia delle tecnologie relative all’intelligenza artificiale applicata ai sistemi unmanned sia la nascita di un ecosistema che coinvolga, grande imprese, atenei, piccole e medie imprese, spin-off e startup.

“Ringrazio Leonardo per aver avviato un progetto di Open Innovation per favorire la nascita di un ecosistema in Italia che sia inclusivo e che coinvolga e metta insieme le capacità delle grandi imprese, degli atenei, delle piccole e medie imprese, degli spin-off e delle start-up nazionali”, afferma il ministro Pisano.  “L’intelligenza artificiale genererà cambiamenti sociali ed economici molto più profondi di qualsiasi altra rivoluzione tecnologica nella storia dell’umanità – prosegue citando la defnizione data dal Consorzio Interuniversitario
Nazionale di Informatica (Cini) – ma per mettere davvero l’AI al servizio dei cittadini, essa deve diventare parte integrante del bagaglio educativo non solo universitario ma di ogni individuo”.

“Ma proprio in un’ottica di avvicinamento del cittadino alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie – aggiunge Paola Pisano – un fattore fondamentale è la fiducia nelle nuove tecnologie che, in questo caso, è strettamente legata alla privacy e all’uso dei dati. L’utilizzo di tecnologie ubique e l’impiego massivo di dati possono mettere a rischio la tutela della privacy e dei dati personali, e questo non deve accadere”. “Il Leonardo Drone Contest – prosegue – rappresenta un importante contributo per migliorare la percezione di questa disciplina e per impostare il lavoro pratico che deve essere fatto sull’AI. Leonardo fa parte del gruppo di lavoro Urban Air Mobility che, grazie al protocollo d’intesa stipulato nel 2019 con Enac, ha l’obiettivo di formare un ecosistema per la mobilità aerea innovativa, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini”.

“La tecnologia non è neutra, sta a noi definirne la natura, e a voi giovani l’importante compito di strutturare con noi la strada di un processo in veloce evoluzione e ampiezza delle applicazioni – conclude il ministro – che non ha caso ha la priorità nelle agende nazionali e internazionali dei paesi G7, G20 ma anche di molti paesi in via di sviluppo”

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