Leonardo chiude i primi nove mesi del 2021 con ricavi pari a 9.564 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2020. I conti sono trainati dall’andamento dell’elettronica per la difesa e la sicurezza, dalla componente velivoli dell’aeronautica e – in misura minore – degli elicotteri. I risultati, secondo la società, consolidano la ripresa del percorso di crescita e di aumento di redditività formulate in sede di bilancio al 31 dicembre 2020, evidenziando per il 2021 un progressivo e continuo miglioramento della performance industriale.
I risultati nel dettaglio
In particolare, gli ordini, pari a 9.266 milioni, segnano un +8,9% rispetto ai primi nove mesi del 2020. Ottima la performance commerciale della componente Europea del settore elettronica per la difesa e sicurezza e della componente di velivoli dell’aeronautica. Il settore elicotteri evidenzia una flessione influenzata dall’acquisizione, nel periodo a confronto, dell’ordine Imos, mentre nel settore aeronautico perdura il calo della componente civile. L’Ebita, pari a 607 milioni (Ros del 6,3%), registra complessivamente una significativa crescita (22%).
L’Ebit, pari a 445 milioni, presenta rispetto allo stesso periodo del 2020 (395 milioni), un significativo incremento (13%) continuando a registrare – seppure in misura inferiore – oneri legati all’allineamento alle indicazioni governative in materia di Covid-19 anche a tutela della salute dei lavoratori. Il risultato netto ordinario, pari a 229 milioni (+69,6%), beneficia, oltre che dell’andamento dell’Ebit, del minore impatto degli oneri finanziari. Il Free operating cash flow (Focf) è negativo per 1.387 milioni e presenta un significativo miglioramento rispetto al dato del 30 settembre 2020 (negativo per 2.596 milioni). L’indebitamento netto di Gruppo, pari a 4.690 milioni si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2020 (3.318 milioni), per effetto principalmente del sopradetto andamento del Focf.
Il commento di Alessandro Profumo
“I risultati dei primi nove mesi sono molto positivi”, ha commentato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, “con una performance superiore ai livelli pre-pandemici nel militare/governativo (87% dei ricavi di gruppo), che ha più che compensato il business civile ancora sfidante. Confermiamo la Guidance 2021 e le prospettive di medio-lungo periodo basate su solidi fondamentali di gruppo. Abbiamo recentemente firmato la prima Revolving Credit Facility “Esg-linked” e siamo stati riconfermati Global Compact Lead a testimonianza dell’impegno continuo riconosciuto in ambito Esg”.
L’amministratore delegato ha aggiunto che il settore aereostrutture di Leonardo tornerà profittevole a fine 2025. “Prima della pandemia”, ha detto, “stavamo facendo grandi progressi con il nostro piano di ristrutturazione ed eravamo in anticipo sui tempi. Il break even era previsto nel 2021-22 per l’Ebitda e per il cash flow nel 2022-23. Il piano è stato bloccato dall’emergenza sanitaria che ha provocato una crisi del settore. Il crollo nel traffico aereo ha avuto un impatto severo sui nostri clienti e di conseguenza sul settore aereostrutture. Ma stiamo vedendo segnali positivi di ripresa del mercato in alcuni segmenti”, ha continuato Profumo. “Airbus ed altri programmi stanno crescendo, anche il B787 sta migliorando anche se ad una velocità inferiore. Ci aspettiamo che il 2021 sarà il bottom year con un inaspettato assorbimento cash di 350-400 milioni di euro. Vediamo una graduale ripresa nei prossimi anni e ci aspettiamo di tornare
prifittevoli alla fine del 2025”.