Tra le nuvole immaginarie dell’iperuranio platonico, il filosofo che fu allievo di Socrate risponde cordialmente alla domanda del suo schiavo circa la migliore forma di governo possibile: “Tutte andrebbero bene se chi governa ha in cuore il bene comune”. Ed è così che nella Repubblica di Platone, attraverso aneddoti e rappresentazioni allegoriche, talvolta semplificate con il mito, il filosofo illustra la strada al voglioso insipiente.
Con un salto temporale non indifferente, proprio nel cuore della nuvola dell’Eur, Luca Attias, dirigente pubblico e “Re filosofo” dell’Ict italiano, dal 22 al 24 maggio al Forum PA 2018 si cimenterà nel presentare una serie di rappresentazioni teatrali ideate e prodotte da Andrea Dotti con oggetto lo sviluppo della società dell’Informazione. Oramai una realtà ubiqua del nostro modo di essere e di pensare.
Secondo i Greci il teatro, oltre ad essere un mezzo di diffusione di massa, aveva il compito catartico di arricchire l’attività intellettuale dello spettatore che avrebbe rivissuto insieme all’attore il dramma esistenziale portato in scena, tragedia o commedia a lieto fine che fosse. Con la stessa lungimiranza Andrea Dotti e Luca Attias (qualcuno ricorderà lo show del Forum PA 2015) sono riusciti a portare sul grande palcoscenico tutte le opportunità e le criticità di un mondo, quello dell’Ict, ancora tutto in fieri.
Leggendo i dati del Desi Index sullo stato dell’ICT in Italia si potrebbe trattare di una tragedia, mentre valutando le alte professionalità degli addetti al settore e i progressivi miglioramenti si potrebbe trattare di un poema epico al pari di una Odissea. Nel mezzo tanto caro agli antichi si posiziona la brillante commedia, forse il termine più appropriato per definire una serie di spettacoli, originalissimi ed unici nel loro genere, che segnano il connubio tra arte e tecnologia. Un’operazione culturale per avvicinare il grande pubblico della PA alle tematiche del digitale, specialmente in un Paese che soffre di un digital divide che ancor prima che tecnologico è senza dubbio culturale.
Il teatro è una forma di linguaggio adatta allo scopo. Arte e tecnologia non sono mai state più vicine. Leadership, creatività, genialità, costanza, propensione al rischio, coraggio, determinazione, capacità imprenditoriali, eticità e competenze comunicative. Sono alcuni tra i tanti ingredienti che mescola il grande artista nella sua pièce. Ai quali si aggiungono la consapevolezza sul processo di nascita e costruzione delle aziende che maggiormente hanno influenzato e modificato la nostra vita negli ultimi 15 anni. Tra queste Google, Facebook e Amazon. Di fronte a tanta genialità non c’è corso di specializzazione. manageriale che tenga il confronto.