Linkem scommette sul venture capitale e investe 400mila euro in 2hire, startup che offre soluzioni di gestione della mobilità per i veicoli connessi e non. L’operazione è stata condotta con P101 Sgr, attraverso il suo secondo veicolo Programma 102, che ha investito 3,9 milioni di euro: il roud totale è dunque di 5,6 milioni di euro. La “mossa” per P101 Sgr e Linkem l’avvio di una partnership volta a sostenere progetti di sviluppo dei verticali 5G.
“La partnership strategica con P101, inaugurata con il progetto di investimento in 2hire, rafforza l’approccio di Linkem sull’open innovation, basato sul concetto di ‘company as a service’ e su collaborazioni con soggetti terzi in grado di accompagnare a vari livelli le start-up italiane nell’evoluzione a scale-up company – spiega Davide Rota, fondatore e Ad di Linkem – Siamo fortemente convinti che la reale innovazione non possa che nascere dal confronto con il mondo esterno. Proprio per questo, soprattutto in ottica di sviluppo dei verticali 5G, operiamo con la logica di creare veri e propri ecosistemi, dove start-up del valore di 2hire rappresentano la forza propulsiva per la creazione di soluzioni dirompenti e rivoluzionarie abilitate dalla potenza delle reti di nuova generazione”.
Come funziona 2hire
Grazie alla piattaforma di 2hire è possibile monitorare, gestire ed aggiornare i servizi collegati ai parchi auto dei grandi produttori dell’automotive, così come quelli dei nuovi operatori dello sharing. La piattaforma di 2hire connette già oggi oltre 10.000 veicoli in tutto il mondo, dall’Europa al Sud America e conta tra i clienti diverse società leader nel noleggio e nello sharing, e molti altri. I vantaggi e le soluzioni offerti sono diversi e permettono di portare l’intelligenza del veicolo in cloud consentendo in questo modo l’evoluzione e la personalizzazione dei servizi con grande facilità. Un esempio è la possibilità di utilizzare un veicolo – sia esso a noleggio, in sharing o di proprietà – senza l’utilizzo delle chiavi, ma utilizzando soltanto il proprio smartphone. Inoltre, la connessione dei veicoli consente di semplificare e potenziare la gestione amministrativa, la manutenzione dei veicoli stessi e la sicurezza per gli utilizzatori.
“Sempre di più nel prossimo futuro il settore dell’automotive dovrà dotarsi di strumenti di gestione del parco veicoli – sia quest’ultimo proprio o venduto a terzi – spiega Andrea Di Camillo, Fondatore e Managing Partner di P101 Sgr – 2hire è la soluzione ideale per costruire e servire le community di utilizzatori di veicoli dello stesso brand o dello stesso servizio di sharing. Che si tratti di mezzi nuovi o esistenti, 2hire permette agli utenti di accedere al servizio in modo sempre più seamless e permette agli operatori del settore di innovare sempre più velocemente i servizi che i loro veicoli possono offrire senza necessariamente passare dai tradizionali e complessi cicli dell’innovazione del solo hardware”.
Nel 2017, 2hire ha ricevuto un primo finanziamento da parte di LVenture Group, Invitalia Ventures, Boost Heroes, MobilityUP e altri investitori per un totale di 680mila euro.
L’investimento in 2hire è il quinto di Programma 102, gestito da P101 Sgr con obiettivo 120 milioni di euro di raccolta: Fondo Europeo per gli Investimenti, Fondo Italiano d’Investimento, Fondo Pensione delle BCC Fondazione Sardegna, Azimut, Banca Sella, tra gli altri sono gli attuali sottoscrittori.
“Siamo molto contenti della rinnovata fiducia di chi ha creduto in noi sin dal principio e dell’ingresso di nuovi e importanti investitori a supporto della crescita della nostra start-up – dice Filippo Agostino, ceo e Co-founder di 2hire – L’obiettivo di 2hire è quello di affermarsi come piattaforma leader nei servizi legati ai veicoli connessi e questo nuovo aumento di capitale rappresenta un passaggio fondamentale per espanderci e proseguire nel processo di innovazione di un settore, quello dell’automotive, che si sta trasformando a ritmi elevatissimi. I servizi connessi alle nuove forme di mobilità stanno creando opportunità incredibili che oggi, grazie a 2hire, possono essere finalmente intercettate da tutti i player che operano in questo mercato in fortissima crescita.”
Il mercato della mobility as a service
Il settore di riferimento in cui si inserisce 2hire è quello del mobility-as-a-service, che secondo le più recenti analisi (Accenture Mobility Report 2018) entro il 2030 avrà un valore stimato in circa 3,4 trilioni di euro a livello globale (€2,2T sarà il valore, più o meno stabile, del comparto di manifattura e vendita dei veicoli, €1,2T quello in costante crescita dei mobility services).
Nella fase seed la startuè è stata accompagnata da Invitalia Ventures. “Il fondo Italia Venture I ha agito da lead investor nel round seed della società – evidenzia Sergio Buonanno di Invitalia Ventures: Siamo quindi molto soddisfatti dei risultati e del tasso di crescita raggiunto grazie agli straordinari sforzi del team e alla sua capacità di raggiungere risultati importanti con le limitate risorse iniziali. In un contesto globale in cui tutto sta diventando sempre più “connesso”, la domanda di soluzioni efficienti e versatili per i diversi mercati verticali come 2hire, è più elevata che mai. Siamo perciò fiduciosi del fatto che, grazie a questo aumento di capitale e al supporto e al network di P101, la società riesca ad accelerare ulteriormente il proprio trend di crescita e ad affermarsi quale punto di riferimento della mobilità connessa e per questo abbiamo investito ulteriormente in questo round mantenendo la nostra quota di partecipazione”.
In campo anche LVenture come spiega il ceo, Luigi Capello. “2hire, lanciata dal nostro 10° Programma di Accelerazione, si è affermata rapidamente sul mercato, grazie alla grande capacità e dedizione del team e anche al nostro supporto è oggi una delle aziende leader a più alto potenziale nel settore del mobility-as-a-service. In meno di tre anni la start-up ha validato il proprio modello di business, accelerato la crescita e ottenuto risultati straordinari che hanno portato alla chiusura di questo aumento di capitale con conseguente significativa rivalutazione della nostra partecipazione nella società. L’ingresso di nuovi investitori istituzionali e importanti corporate sosterrà ulteriormente la start-up nello sviluppo sul mercato internazionale”.