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L’Italia alla svolta ultrabroadband

Entro il 2020 ultra broadband, data center, cloud, IoT, AI porteranno un’ondata di innovazione senza precedenti. Ma per coglierla l’Italia deve accelerare. Concentrando l’attenzione sulla R&S, sostenendo le università, industrializzando le innovazioni. Così da tornare ad avere la leadership tecnologica che ha contraddistinto il nostro paese in passato. L’analisi di Luigi De Vecchis, Executive Vp di Huawei

Pubblicato il 11 Dic 2017

Luigi De Vecchis

de-evecchis

La crescita del PIL globale nel 2016 è stata del 2,7%. I think thank dell’economia prevedono che la crescita media nei prossimi anni è stimata intorno ad un modesto 3% che ha caratterizzato il PIL globale sin dal 2011.

Al contrario, l’economia digitale globale cresce con ritmi del 10% anno su anno e molti paesi sostengono che per la crescita economica non si debba più guardare solo al PIL, ma alla qualità della crescita sostenuta anche da beni e servizi innovativi e competitivi anche sul piano internazionale.

Nell’ultimo decennio, il rapido sviluppo dell’ ICT ha impresso un’accelerazione senza precedenti alla diffusione della rete a Banda larga il cui uso capillare ha generato un incipiente ed ingente accumulo di dati che prosegue al ritmo di 90 Mbit l’ora per ogni persona/impresa al mondo.

Valorizzare questa enorme quantità di dati, rileggerli con sistemi esperti e renderli disponibili nelle forme più congeniali ai servizi che li utilizzeranno è la scommessa del futuro.  Non importa quale iniziativa contribuirà maggiormente a stimolare il cambiamento, perchè tutte – Industria tedesca 4.0, Smart Nation di Singapore, Malesia digitale per citarne alcune – vanno nella stessa direzione: rendere i paesi più efficienti e sicuri, offrire servizi di qualità ai cittadini, snellire i processi e la burocrazia per rendere più sostenibili i costi dei servizi enon da ultimo, aumentare la produttività.

In futuro le tecnologie BroadBand, Data Center, Cloud Computing, IoT (incluse tutte le sue derivate applicazioni quali automotive, monitoraggio ambientale, sicurezza attiva e di ordine pubblico, Smart e Safe City), AI e Robotica, si sosterranno a vicenda, favorendo un periodo di innovazione più fertile, intelligente, efficiente e collaborativo dove, l’infrastrutture di rete (in stretta cooperazione tra Fibra e 5G), è il fattore abilitante per eccellenza di una Economia Digitale matura di sostegno all’Economia reale.

Huawei stima che entro il 2020 nascerà una nuova era digitale che porterà un’ondata di innovazioni senza precedenti. In questa nuova era si riproporrà il tema della leadership tecnologica favorita dagli investimenti in Ricerca &Sviluppo, la semplificazione dei processi verticali trasformandoli in una cooperazione orizzontale auspicata dalla digitalizzazione e cloudizzazione dei servizi che porteranno benefici a vari settori quali Sanità, Pubblica Amministrazione, Industria, Ambiente, Agricoltura, Energia e Distribuzione dove l’Italia ha giocato un ruolo chiave nella precedente fase di industrializzazione, ma dove ora segna il passo.

L’Economia Digitale, tuttavia, non potrà essere realizzata da un giorno all’altro, e per questo motivo l’Italia ha ancora la possibilità di recuperare la propria leadership in Europa, ma deve accelerare per colmare il gap economico e tecnologico con altri paesi. Deve dare priorità all’innovazione concentrando l’attenzione sulla Ricerca & Sviluppo sostenendo le Università e favorendo la cooperazione tra imprese ed Università al fine industrializzare le innovazioni, promuoverle sul mercato internazionale e tornare ad avere la leadership tecnologica che ha contraddistinto il nostro paese in passato.

L’ambizione di Huawei è di mettere a disposizione dell’Italia il proprio contributo per sviluppare valore dalla connettività, dall’ampiezza di banda, dai Big Data, mettendo a disposizione architetture di rete agili e piattaforme aperte per accelerare il processo di digitalizzazione dei nostri clienti e dei clienti dei nostri clienti. Per questo la nostra strategia offre priorità agli investimenti nella creazione di un sistema più efficiente e più integrato per la logistica dei dati, per connettere le persone con le persone, le persone con le cose e le cose fra di loro e rendere disponibile la velocità di Gigabit e throughput elevato a tutti. Per questo Huawei considera prioritarie le seguenti iniziative:

  • liberare la potenza delle infrastrutture ed abilitare la connettività di 100 miliardi di connessioni IoT,
  • liberare la potenza dell’ampiezza di banda per consentire una migliore esperienza nei servizi,
  • liberare la potenza dei dati e consentire la migrazione delle infrastrutture IT verso il Cloud,
  • costruire una infrastruttura di rete potente ed agile con piattaforme aperte per ospitare una infinità di scenari e contesti applicativi,
  • abilitare la trasformazione digitale degli operatori e costruire sistemi operativi di prossima generazione.

Il 5G è un prerequisito imprescindibile ed è uno dei nostri principali driver di crescita a livello globale. Siamo tutti consapevoli di quanto sia complessa e articolata la sfida di portare il 5G in tutto il paese entro il 2020. E’ questa una sfida che ci sentiamo di poter cogliere grazie agli enormi investimenti in R&S con oltre 9000 ingegneri dedicati nel mondo, con un centro di eccellenza in Italia particolarmente focalizzato sul trasporto e sull’uso ottimale delle frequenze e con le piattaforme dei servizi che si sperimentano nel mondo e che ci consentono di amplificare l’esperienza dei nostri partner.

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