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Logistica dei porti, da Dba Group assist alla digitalizzazione



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La società, tramite la controllata Dba Pro, ha sviluppato i software per la gestione dei processi operativi del Port Community System per gli hub di Campania, Toscana, Sardegna e Puglia. De Bettin: “Passo significativo verso l’interoperabilità delle infrastrutture logistiche italiane

Pubblicato il 4 lug 2024

Federica Meta

Giornalista



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Dba Group in campo per innovare la logistica portuale. La società, tramite la controllata Dba Pro, ha completato gli incarichi affidati da alcune Autorità di Sistema Portuale italiane per l’adozione ex-novo e per il potenziamento del Port Community System (Pcs), un sistema informatico collaborativo per la gestione e l’ottimizzazione delle operazioni e dei processi operativi lungo l’intera catena logistica portuale.

Cosa sono i Pcs

I Pcs sono previsti dalla misura M3C2 I 2.1 “Digitalizzazione della catena logistica – Sub investimento 2.1.2 – Rete di Porti e Interporti” attraverso la disponibilità di fondi del Pnrr e assicurati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del progetto per lo “Sviluppo e implementazione dei servizi di Port Community System per l’interoperabilità con le Pubbliche Amministrazione coinvolte e la Piattaforma Logistica Digitale Nazionale (Pln)”.

Dba Pro ha sviluppato nuovi moduli applicativi su sistemi Pcs esistenti e, attraverso la formula del riuso dei software in dotazione ad altre amministrazioni, ha anche fornito alle Autorità Portuali la soluzione sviluppata sulla base del Tuscan Port Community System (del quale in passato ha curato lo sviluppo).

I porti coinvolti

La società ha ricevuto incarichi specifici dalle Autorità di Sistema Portuale (Adsp) del Mare Adriatico Meridionale, del Mar Tirreno Centrale, del Mare di Sardegna e del Mare Tirreno Settentrionale per lo sviluppo di piattaforme e di moduli software per l’integrazione dei sistemi informativi degli operatori terminalisti, per l’automatizzazione dei processi doganali di importazione e per la raccolta automatica delle informazioni portuali ai fini statistici e di rendicontazione.

Gli interventi consentiranno una migliore pianificazione e coordinamento delle attività portuali, garantendo la sicurezza e l’integrità delle informazioni scambiate, riducendo i tempi di attesa e i costi operativi associati al trasporto su gomma in uscita dal porto e fornendo supporto alle decisioni strategiche e operative dei soggetti coinvolti.

Inoltre, per le Adsp del Mar Tirreno Centrale – l’autorità gestisce i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) e del Mare di Sardegna (porto di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Porto Vesme, Santa Teresa di Gallura, Arbatax) – sono stati sviluppati un modulo di Statistiche e Analisi per la gestione dei dati Istat e per la gestione delle informazioni sui flussi nave in entrata e in uscita dai porti di competenza, un modulo di gestione delle Procedure Doganali e il collegamento con il sistema Pmis per l’acquisizione automatica dell’anagrafica delle navi, delle previsioni di arrivo e di partenza e dei dati sulle merci.

Per l’Adps P del Mare Adriatico Meridionale (porti di Bari e Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli, Termoli), la società ha adeguato il modulo “Waste” e “Rifiuti” del preesistente Pcs Gaia per realizzare un modulo in grado di acquisire la dichiarazione rifiuti navi e attivare i servizi di interoperabilità con la Piattaforma Logistica Nazionale ed il sistema di National Maritime Single Window (Pmis/Nmsw), in linea con le Direttive Nazionali ed Europee. Inoltre, è stato sviluppato il primo interfacciamento di un sistema Pcs in Italia con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd), lo strumento attraverso il quale il Dipartimento per la Trasformazione Digitale garantisce la totale interoperabilità dei dataset e dei servizi chiave tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali.

De Bettin: “Passo significativo verso l’interoperabilità delle infrastrutture”

“Siamo orgogliosi di supportare le Autorità Portuali Italiane con le nostre soluzioni innovative. Il nostro Port Community System non solo migliora l’efficienza operativa e garantisce la sicurezza delle informazioni nei Porti coinvolti, ma rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione e l’interoperabilità delle infrastrutture logistiche italiane – sottolinea Raffaele De Bettin, ceo di Dba Group – Queste commesse sono un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa incidere realmente e rendere competitivo il settore della logistica portuale, favorendo nel contempo la riduzione dei tempi dei processi e quindi una diretta riduzione delle emissioni di CO2. La digitalizzazione abilita, quindi, la transizione ecologica, permettendo un uso più efficiente delle risorse e contribuendo a creare un sistema più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Grazie a 30 anni di conoscenza approfondita dei processi legati alle infrastrutture portuali e alle competenze della nostra divisione Ict, riusciamo ad offrire sistemi progettati sulle attuali esigenze delle autorità di sistema portuali. Infine, gli incarichi che ci sono stati affidati si inseriscono all’interno delle attività legate alla transizione digitale e dei relativi fondi del Pnrr che, come Gruppo, abbiamo inserito nel nostro piano industriale al 2026”.

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