LA COMPETIZIONE

L’Oms chiede aiuto agli sviluppatori: via all’hackaton #BuildforCovid19

Obiettivo la programmazione di software in grado di contenere la diffusione del Coronavirus. Sanità, istruzione e imprese i fronti top. Il sostegno di Microsoft, Facebook e Twitter

Pubblicato il 25 Mar 2020

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Sanità, persone vulnerabili, comunità connesse, imprese, istruzione, intrattenimento: sono i 7 fronti principali su cui gli sviluppatori di tutto il mondo vengono chiamati a cimentarsi dall’Oms per un hackaton – l’hashtag è #BuildforCOVID19 – che punta a progettare software anti-Coronavirus. Iscrizioni al via da domani al 30 marzo su Devpost: il 3 aprile saranno annunciati i vincitori. A supportarlo, oltre a Facebook e Microsoft, anche Twitter, TikTok, WeChat, Pinterest, Slack e Giphy.

Vista l’attuale fase di isolamento, si legge nella pagina dell’iniziativa, “vogliamo creare uno spazio online in cui gli sviluppatori possano ideare, sperimentare e costruire soluzioni software per contribuire a far fronte a questa crisi”. Le aree di interesse spaziano dalla medicina (ad esempio telemedicina, supporto agli operatori sanitari, tracciamento dell’epidemia) alle soluzioni per le persone più vulnerabili come gli anziani, dai sistemi di insegnamento a distanza e di telelavoro a forme innovative di intrattenimento e di contatto con amici, familiari e vicini per combattere l’isolamento sociale.

I 7 fronti su cui impegnarsi con l’hackaton

L’hackathon accoglie soluzioni focalizzate a livello locale e globale ed è aperto a tutti gli sviluppatori che condivideranno le risorse per supportare i partecipanti in tutto il periodo di presentazione.

Fra gli esempi citati dall’Oms, soluzioni in grado di fornire informazioni sanitarie accurate in tutto il mondo, in lingue e formati comprensibili a tutti soprattutto per i paesi e le popolazioni a rischio. Ancora, supporto agli operatori sanitari in prima linea, telemedicina, strategie di tracciamento e contenimento dei contagi, sviluppo di app per trattamenti e diagnosi.

Soluzioni per persone più a rischio: accesso a pasti e generi alimentari e sostegno a chi sta perdendo lavoro e reddito.

Imprese: ogni tipo di soluzione in grado di sostenere i problemi da affrontare per non chiudere. Collaborazione con i team già attivi per spostare parti delle attività online.

Comunità connesse: promozione della connessione con amici, familiari e vicini per combattere l’isolamento social. Soluzioni in grado di facilitare la digitalizzazione dei servizi pubblici per i governi locali.

Istruzione: ambienti e strumenti di apprendimento alternativi per studenti, insegnanti e interi sistemi scolastici.

Intrattenimento: alternative alle forme di intrattenimento tradizionali che possono mantenere integri il talento e il pubblico.

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