“Desidero migliorare la trasparenza delle nostre attività e consentire ai cittadini di scegliere dove curarsi, oltre che sulla base delle proprie conoscenze, anche verificando direttamente su Internet i livelli di qualità delle cure e dei servizi che ogni ospedale italiano è in grado di offrire”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, illustrando alla Camera le linee programmatiche del dicastero.
Facendo riferimento alla direttiva europea sull’assistenza sanitaria transfrontaliera, il ministro ha sottolineato come l’impegno sia quello di “proporre anche in Europa un modello innovativo di assistenza in grado di attrarre i cittadini europei che sceglieranno di curarsi in Italia”.
L’Italia, ha detto, “deve competere con gli altri sistemi internazionali e per noi è importante non fare emigrare i pazienti bensì attrarre pazienti stranieri in Italia. Abbiamo tante eccellenze ma – ha concluso il ministro – dobbiamo colmare i gap ancora presenti tra le regioni”.
Il 29 maggio scorso la Lorenzin era intervenuta alla conferenza sulla sanità digitale nell’ambito del ForumPA 2013. In quell’occasione aveva detto che la messa a regime del sistema di sanità digitale in Italia – dall’innovazione delle ricette elettroniche alla telemedicina, dal fascicolo sanitario elettronico alle nuove tecnologie per consentire la deospedalizzazione – potrebbe fruttare alle casse dello Stato risparmi pari a sette miliardi di euro. Il ministro ha però aggiunto che “siamo assolutamente in ritardo rispetto a Europa e Usa, ma molto è stato fatto considerando il punto di partenza. Uno dei problemi per la sanità elettronica è che, come avviene per la sanità italiana in generale, abbiamo una situazione che nelle regioni è a macchia di leopardo”.