L’emergenza coronavirus non ferma la Lumsa: dalle lezioni a distanza alle procedure amministrative online, dall’assistenza via chat, email e social media al lavoro smart, l’Università in pochissimi giorni ha rivoluzionato interamente modalità didattiche, processi e servizi. Merito dell’impegno corale del comparto docente e tecnico-amministrativo distribuito fra le tre sedi di Roma, Palermo e Taranto e delle tecnologie che abilitano la formazione digitale.
La Lumsa diventa digitale
Le modalità di apprendimento a distanza sono di tre tipo. Gli studenti possono collegarsi utilizzando Meet di Google, che consente di seguire le lezioni a distanza; i materiali didattici vengono pubblicati all’interno della pagina personale dei docenti sul sito dell’università; inoltre, si può adoperare la piattaforma Lumsa per l’e-learning.
Le segreterie studenti e di dipartimento e gli altri uffici rispondono via email e telefono. Le tesi si consegnano via posta elettronica; il ricevimento degli studenti può svolgersi con l’attivazione di forme di colloquio a distanza (email, Skype, etc).
Il Rettore Prof. Francesco Bonini, con proprio decreto, ha stabilito che dal 10 marzo e fino al 3 aprile 2020 gli esami di laurea conclusivi dei corsi di studio hanno luogo secondo il calendario precedentemente prefissato solo ed esclusivamente in modalità telematiche, che saranno comunicate dalle segreterie, sempre garantendo che l’esame sia svolto in forma pubblica.
Anche per la formazione degli insegnanti l’Università Lumsa ha attivato un piano speciale per l’erogazione a distanza.
La Lumsa si è organizzata per mettere a disposizione di dottorandi e ricercatori le risorse elettroniche del sistema bibliotecario d’ateneo.
Smart working per i docenti
Per una maggior tutela della salute e riduzione al minimo indispensabile dei contatti interpersonali l’Università ha predisposto un piano specifico anche per quel che riguarda la possibilità di lavorare da casa con lo smart working, mantenendo inalterato il livello di operatività dell’ateneo.
Annullata, invece, per ovvi motivi, l’attività convegnistica e congressuale. Ma con lo smart learning e lo smart working la Lumsa ha cercato di trovare l’equilibrio fra tutela della salute, in ottemperanza al Dpcm firmato il 9 marzo dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e assenza di interruzioni nel percorso di studi.