“Non si può pensare di rilanciare l’economia italiana con le startup. Si tratta certo di esperienze imprenditoriali interessanti, a volte anche di successo e in grado di creare posti di lavoro. Ma non è dalla loro diffusione che dipende la ripresa”. Ne è convinto Riccardo Luca, Digital Champion italiano, che oggi è intervenuto alla presentazione dell’e-book ““La rete e il fattore C – competenze, conoscenze e consapevolezze”, al Senato.
“Quello che serve è un grande e diffusa opera di digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane con l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione e l’utilizzo dell’e-commerce”.
E proprio in questa direzione andrà la sua opera di Digital Champion. “La priorità deve essere la diffusione delle competenze digitali per preparare le imprese e lavoratori a vincere le sfide in un mercato dove servono skills di alto valore anche in vista di un futuro dove le mansioni di base saranno svolte da robot”-
Un’impresa impegnativa che Luna non ha intenzione di portare avanti da solo. “Ho aperto il sito digitalchampions.it, al plurale, e voglio nominare 8100 Digital champion, uno in ogni Comune, con una doppia funzione: difendere i cittadini su problemi digitali, come la mancanza di banda larga, e diffondere la cultura – ha ricordato Luna – Negli anni ’60 il boom economico è stato provocato anche dal maestro Manzi, che in tv ha insegnato agli italiani a leggere e a scrivere. Oggi servono nuovi maestri Manzi che insegnino agli italiani i pericoli ma soprattutto le opportunità della Rete”.
Quello del Digital Champion “è un ruolo che alcuni hanno interpretato in maniera molto passiva per andare a convegni e conferenze, io voglio farlo in maniera molto orizzontale” ha concluso.