Conto alla rovescia per il nuovo ufficio della Commissione europea nella Silicon Valley. Aprirà infatti il 1°settembre il “presidio” cui sarà affidato il compito di mediare le relazioni con le big tech (ma non solo) su temi strategici per l’Europa: in primis il Digital Services Act e il Digital Markets Act, i due regolamenti che entreranno in vigore entro la fine dell’anno. Guiderà la nuova squadra Gerard de Graaf, “veterano” della Commissione Ue e supervisore della messa a punto dei due regolamenti.
L’ufficio Ue pronto alla battaglia legale
“Il nostro ruolo – dice de Graaf – sarà quello di facilitare l’implementazione e la conformità delle regole europee”. Ma lo scenario si prospetta turbolento. Alcuni degli obblighi previsti dal Dma toccano in profondità il modello di business dei “gatekeeper” americani, da Google a Meta fino a Apple.
Si profilano agguerrite battaglie legali nonostante la Commissione Ue punti a evitare inasprimenti delle posizioni in campo. Non a caso de Graaf sottolinea che negli incontri finora tenuti con le big tech hanno partecipato “dozzine di avvocati”.
Tuttavia, spiega de Graaf, ” il contenzioso è la norma quando entrano in gioco nuove regole e le autorità di regolamentazione devono sempre aspettarsi che le loro decisioni vengano contestate”.
D’altro lato “il contenzioso potrebbe anche essere vantaggioso perché consente di chiarire i nuovi concetti legali” introdotti dalle misure, spiega ancora de Graaf.
Per l’Europa è il secondo ufficio negli Usa
L’apertura dell’ufficio dell’Ue a San Francisco è stata annunciata a luglio. Il nuovo ufficio fungerà da “antenna” della delegazione dell’Ue che ha la sede principale a Washington DC. È la prima volta che una delegazione dell’UE apre un secondo ufficio nello stesso paese.
De Graaf si trasferirà a San Francisco con la sua assistente politica Joanna Smolinska e assumerà due agenti locali.
Sarà il consolato generale irlandese a ospitare i funzionari Ue nel corso del primo anno, fino quando non sarà aperta una nuova sede. Il direttore della Commissione ha spiegato che all’inizio l’ufficio “somiglierà a una startup, partita in piccolo ma con possibilità di espansione”.
Non solo big tech, anche startup
Il nuovo ufficio dovrebbe inoltre interagire con il fiorente ecosistema di startup della Silicon Valley, ed esplorare la possibile collaborazione con gli Stati Uniti in programmi di innovazione come Horizon Europe e Digital Europe oltre a supportare le discussioni politiche nel contesto del Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-Usa.