IL CASO

Luxleaks, Vestager: “L’Ue deciderà su tax ruling entro la primavera”

Il commissario europeo alla Concorrenza: “Sugli accordi fiscali conclusi dal Lussemburgo con Fiat e Amazon vogliamo arrivare a un risultato entro il secondo trimestre 2015”. L’indagine su Google: “Vogliamo informazioni fresche. Inviati questionari ai concorrenti di BigG”

Pubblicato il 11 Dic 2014

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“Una decisione sugli accordi fiscali conclusi dal Lussemburgo con Fiat e Amazon sarà presa nella prossima primavera”. Lo annuncia in un’intervista al Messaggero Margrethe Vestager (nella foto), commissario Ue alla Concorrenza, sul caso che negli ultimi giorni ha visto al centro delle polemiche il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker. “Il comportamento del Lussembrugo è stato una provocazione” afferma Vestager, spiegando che questa scelta avrebbe permesso alle multinazionali di eludere una parte delle tasse grazie ai cossiddetti ‘tax rulings’ a danno di atri paesi. Nel mirino, tra gli altri, ricostruisce il quotridiano, ci sarebbero anche Skype, Walt Disney e Telecom Italia.

“Grazie alle indagini che abbiamo aperto in Lussemburgo, Olanda e Irlanda e con le proposte sulla tassazione che presenteremo all’inizio del 2015 possiamo fare avanzare notevolmente le cose”, sostiene Vestager.
“Non sappiamo se sono legali o illegali – afferma il commissario Ue riferendosi ai tax ruling per Fiat e Amazon – è la ragione per la quale stiamo indagando. Io ho un problema con i tax rulings se comportano da aiuti di Stato – ha concluso – Guarderemo al materiale LuxLeaks e lavoreremo ai casi che abbiamo già aperto. Speriamo di arrivare a un risultato entro il secondo trimestre del 2015″.

Oggi il commissario ha poi annunciato che l’antitrust Ue ha inviato una serie di questionari ai concorrenti di Google, “perché – ha detto – abbiamo bisogno di dati freschi, per aggiornare le informazioni al momento attuale”. Un’iniziativa conseguente all’annuncio che Margrethe Vestager aveva già fatto nei giorni scorsi, quando aveva detto di voler ‘aggiornare’ l’indagine su Google prima di poter andare avanti e prendere una decisione. I questionari della Commissione Ue riguarderebbero una seried i argomenti legati all’attività del motore di ricerca, dagli stessi servizi di ricerca, dalle mappe, allo shopping, ai viaggi.

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