Esce definitivamente di scena il Windows Phone: Microsoft termina il supporto del sistema operativo Windows 10 Mobile e annuncia che non realizzerà più né device né software per la telefonia mobile. La notizia forse non stupisce, soprattutto dopo che, lo scorso luglio, l’azienda aveva dichiarato che non avrebbe più supportato e aggiornato il sistema Windows Phone 8.1. E’ stato Joe Belfiore, corporate vice president for Windows del colosso di Redmond, a confermare il cambio di direzione nelle strategie di Microsoft tramite una serie di tweet.
Windows 10 Mobile si trova già in modalità “servicing”: garantisce aggiornamenti di sicurezza e fix per gli utenti attuali, ma Microsoft ha smesso di investirci per proseguire lo sviluppo. I tweet di Belfiore lo confermano ufficialmente per la prima volta: “Ovviamente proseguiamo col supporto. Ma costruire nuove feature o nuovo hardware non è il nostro focus”, ha detto il top manager.
I progetti di Microsoft nel settore della telefonia mobile non sono mai pienamente decollati. Nel 2012, gli analisti di mercato si aspettavano che l’azienda producesse una nuova linea di smartphone chiamata “Surface”. A fine 2016 alcuni rumors indicavano che i prototipi del Surface Phone erano entrati in produzione, ma non hanno mai raggiunto il mercato e anzi dall’inizio di quest’anno Microsoft ha anche smesso di vendere i cellulari Lumia.
Solo qualche mese fa, il Ceo Satya Nadella sosteneva che Microsoft sarebbe rientrata alla grande sul mercato mobile con un nuovo rivoluzionario smartphone, ma ora l’azienda sembra pronta ad ammettere l’uscita dall’arena competitiva dove, anche dopo l’acquisizione di Nokia Mobile, non è mai riuscita a ritagliarsi un ruolo: il mercato smartphone è nettamente dominato da Apple e dai device con sistema operativo Android. Belfiore ha osservato che gli smartphone Windows hanno sofferto la carenza di un nutrito ecosistema di app: gli sviluppatori preferiscono lavorare per gli Os più diffusi. Inoltre, chi usa i software di Microsoft è abituato a un “ecosistema misto”, cioè ad accedere a questi servizi da marchi di smartphone e di computer diversi.
Tuttavia, secondo gli analisti di J. Gold and Associates, la strategia di Redmond è giusta: l’acquisizione di Nokia Mobile, costata 7,2 miliardi di dollari, è stata un azzardo finanzario e non ha sostenuto le ambizioni di Microsoft nel segmento smartphone. Inutile spendere altri soldi ora: la redditività è garantita dalla suite Office 365, dal motore di ricerca Bing e dall’assistente virtuale Cortana.