Sia sul breve che sul lungo termine ritengo che sia fondamentale agire sulla propensione delle pmi a partecipare ai processi di creazione e diffusione dell’innovazione valorizzando l’attività brevettuale, al di la del ruolo difensivo e di protezione dei segreti e della conoscenza delle imprese, creando un vero e proprio ‘mercato dell’innovazione’ tra pmi e pmi e tra pmi e il mondo della ricerca (Università, centri di ricerca, laboratori).
Oggi le moderne tecnologie, l’approccio social di molti mercati digitali e il nascente paradigma dell’ Open Innovation potrebbero essere il miglior complemento alla creatività, rapidità e dinamicità delle imprese italiane. Le azioni devono essere ragionate in ambiti regionali (Assessorati alle Attività Produttive), facilitando il confronto delle esperienze migliori che si stanno affacciando sul mercato e valorizzando i processi “bottom up” che coinvolgono dal basso le pmi.