Ottimizzare la sicurezza di frontiera nel nostro paese, puntando con decisione su soluzioni tecnologiche all’avanguardia e sistemi integrati di supporto agli operatori di sorveglianza. È l’obiettivo che ha portato a rendere operativa, presso Malpensa, la sperimentazione pilota di varchi automatici di attraversamento delle frontiere esterne, i cosiddetti “eGates”. Con quale risultato? Adesso l’identità del passeggero viene verificata ricorrendo ai dispositivi biometrici presenti nei varchi, che consentono di snellire le procedure di controllo.
Voluto dal ministero dell’Interno, dalla polizia di frontiera e da Sea, che gestisce gli scali aeroportuali milanesi, il progetto – sviluppato da un consorzio di imprese di cui fanno parte Ntt Data, Indra, Secunet e studio Fra – schiude dunque le porte alle “frontiere intelligenti”. Stiamo parlando di una fase sperimentale che ricade nel periodo di svolgimento dell’Expo, l’esposizione universale che Milano ospita fino al 31 ottobre, e costituisce “un ottimo banco di prova per i progetti che ministero dell’Interno e Sea intendono mettere in campo nel prossimo futuro”, illustra Domenico Picciano, head of public sector di Ntt Data Italia.
Entrando nel dettaglio, i cittadini europei appartenenti all’area Schengen e dotati di passaporto elettronico sono invitati a effettuare le procedure di controllo in arrivo da aree extra Schengen sul terminal T1, attraverso questi tre nuovi varchi ad alta connotazione tecnologica, ognuno dei quali dotato di un diverso sistema di lettura biometrica basato sui più efficaci algoritmi per il riconoscimento facciale.
Dopo i cinque mesi previsti per la sperimentazione, tutti i dati acquisiti saranno confrontati e condivisi con il centro comune di ricerche della Commissione europea di Ispra (Varese) con l’obiettivo di valutare i vantaggi di “eGates” per il passeggero; l’intento è quello di dotarne nel prossimo futuro tutti gli scali aeroportuali più strategici, estendendo i controlli nell’ottica “Smart borders” (nel febbraio 2013 l’ex commissario per gli affari esteri Ue Cecilia Malmström aveva proposto lo “Smart borders package”, un pacchetto di misure per velocizzare, agevolare e rafforzare le procedure di controllo dei viaggiatori di paesi terzi alle frontiere europee) attraverso il programma per viaggiatori registrati e il sistema di registrazione in ingresso/uscita