Manghi (Cisco): “Il video è la nuova voce”

Pervasività, virtualizzazione, collaboration, unicità e pricing in diminuzione i capisaldi della nuova strategia per innovare le modalità lavorative e migliorare la produttività

Pubblicato il 25 Nov 2010

Nel futuro di Cisco ci sarà sempre più spazio per prodotti,
servizi e soluzioni video e di collaborazione. Considerando anche
Tandberg nell’ultimo anno, ossia da quando giusto appunto 12 mesi
fa la società ha lanciato una grande offensiva su questo fronte
con la introduzione di una sessantina di prodotti, le attività
relative al video e alla collaboratin hanno generato una crescita
nei ricavi del 60% (non si conosce il valore assoluto).

Nessun’altra linea di business ha conseguito questa performance.
In questa settimane Cisco è impegnata worldwide ad accrescere la
potenza di fuoco con una mitragliata di altre novità, tali da
riscaldare ulteriormente il mercato. Il tutto nella scia della
Telepresence, le grandi sale di videoconferenza che molto successo
hanno avuto nel mondo e anche in Italia stando alle informazioni
fatte trapelare dalla diretta interessata.

“Nella strategia di Cisco – dice Gianmatteo Manghi, director
collaboration solutions area mediterranea – il video è la nuova
voce. Il virtual desktop diventa virtual collaboration e i social
media entrano a tutti gli affetti a fare parte di questa strategia,
come componenti fondamentali delle applicazioni di contact center.
I prodotti e servizi che stiamo proponendo al mercato indirizzano
questi obiettivi. Che ci tengo a sottolineare in modo particolare
vanno nella direzione di unire i mondi della desktop virtualisation
e della collaboration, da un lato, e di valorizzare le
potenzialità dei social media per la nuova customer collaboration,
dal’altro. In questa nuova visione il video non si propone più
solamente come mezzo per la riduzione dei costi ma come un modo
diverso di lavorare. Ovvero di abilitatore di profonde
trasformazioni all’interno delle aziende”.

Le novità annunciate si prospettano invero interessanti e Cisco
lascia chiaramente intendere che investirà ancora una montagna di
dollari in quest’area, anche sotto forma di acquisizioni. Il
tutto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo che Manghi
definisce di “esperienza integrata” basata su una architettura
aperta e interoperante, oltre che sul video pervasivo,
sull’enterprise social software, su modelli flessibili di consumo
(cloud) e sulla sicurezza. Insomma una innovazione notevole
rispetto al passato su cu la società fa affidamento anche per una
rapida ripresa in Borsa dopo la penalizzazione recente (quasi meno
20%) a seguito di risultati trimestrali inferiori alle
aspettative.

Il nuovo corso è salutato positivamente dagli analisti di mercato
(di quelli finanziari ancora non si hanno riscontri). Per Gartner
il virtual desktop può ridurre i costi di supporto dei Pc di oltre
il 50%. Sempre Gartner prevede che fra tre anni il 20% dei
professionisti aziendali comunicherà con strumenti di social media
e che nel 2013 il 40% dei Pc aziendali sarà gestito con il modello
hosted virtual desktop. I risultati della ricerca Visual Networking
Index Forecast della stessa Cisco per il quinquennio 2009- 2014
ipotizza che la crescita del traffico sarà dominata dai video, che
costituirà più del 91% del traffico IP globale a fine 2014. Già
550 mila dei 5 miliardi di utenti di reti mobili acceddono, secondo
Strategy Analytics, a Internet. Ancora, Android, il sistema
operativo sostenuto da Cisco per le applicazioni mobili, è per
Nielsen il numero uno negli Stati Uniti e il numero due al mondo
per i nuovi utenti di smartphone. Tanti prodotti e applicazioni ma
l’utenza è pronta? E’ sulla risposta che darà il mercato che
Cisco si gioca le sua carte in questo settore. Solo una cosa è
certa: grazie a Cisco le tecnologie abilitanti nuovi modi di
lavorare video-based e dunque incrementi di produttività dagli
effetti positivi anche sul conto economico aumentato ma per
valorizzare occorre porre mano a revisioni nei processi
organizzativi e di business e qui sta il maggiore collo di
bottiglia di tutta l’operazione. Per vincere la resistenza Cisco
ha arricchito l’offerta, semplificato l’accesso alle
tecnologie, predisposto un unico sistema di controllo di tutti i
device e anche abbassato la soglia economica di ingresso.

Basteranno questi interventi? Solo una ulteriore annotazione a
commento della nuova lenzuolata di prodotti. Nella nuova strategia
di “esperienza integrata” alla collaboration un ruolo maggiore
che in precedenza acquistano anche i prodotti di Tandberg e WebEx.
Per esempio i videoterminali Tandberg si collegheranno nativamente
a Cisco Unified Communications Manager a cominciare dal nuovo
videotelefono e20 disponibile da dicembre. La nuova WebEx
Experience, oltre a un video di alta qualità su Cisco Cius (il
nuovo terminale di personal telepresence per scrivania e per
mobilità disponibile a un prezzo di circa 1220 euro) e iPad di
Apple, comprende anche una funzionalità (Active Presence) che
mostra automaticamente la persona con cui si sta parlando.

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