SCENARI

Marketing B2B, il 75% dei professionisti scommette sull’AI generativa

Stando ai risultati di un’indagine Linkedin i nuovi tool di intelligenza artificiale consentiranno di creare più contenuti in meno tempo, migliorando l’efficienza e l’engagement. Il social sta testando “AI-generated Copy Suggestions”,  progetto pilota in Nord America. E promuove strumenti per aiutare a misurare l’efficacia del brand marketing

Aggiornato il 09 Giu 2023

intelligenza-artificiale

L’intelligenza artificiale generativa si fa largo tra gli addetti ai lavori del marketing B2B, che ne prevedono una rapida crescita accompagnata da un aumento dei budget dedicati per il prossimo anno. Tra i principali utilizzi dell’AI generativa ci sono quelli che consentiranno un aumento della creatività e un miglioramento dell’efficienza nelle attività di marketing tra imprese. E’ quanto emerge dallo studio “The B2B Marketing Benchmark” realizzato da Linkedin e condotto su quasi 2.000 senior leader di marketing e finanza B2B di tutto il mondo, secondo cui il 65% del campione di aspetta una crescita dei budget di marketing nel prossimo anno e il 75% prevede di aumentare l’uso dell’IA generativa per creare più contenuti in meno tempo.

La costruzione del marchio

Negli ultimi mesi i brand B2B iniziano a intravedere segnali di ripresa, e in quest’ottica secondo il 64% dei Cmo la costruzione del marchio ha assunto un’importanza maggiore. “L’acquisizione di una fluidità finanziaria è stata fondamentale – spiega lo studio di LinkedIn – i Cmo B2B hanno dichiarato di aver imparato il linguaggio della finanza (80%) e di aver rafforzato le proprie capacità di dimostrare il valore del brand marketing ai propri Ceo e Cfo (84%)”. Anche grazie a queste dinamiche il 60% dei Cfo delle società B2B a livello globale si sente ottimista in merito alla capacità del marketing di generare ricavi nell’anno a venire.

Una creatività più incisiva

Una delle principali priorità dei responsabili marketing B2B nel 2023 è la promozione di una creatività più incisiva: nell’ultimo anno le competenze creative aggiunte ai profili LinkedIn dei marketer di tutto il mondo sono aumentate del 46% – registra lo studio – Strategia creativa, problem solving, marketing technology e analisi dei dati sono in cima alla lista delle competenze più importanti di cui hanno bisogno oggi i marketer B2B.

Verso una nuova fase di crescita

“I marketer B2B hanno dimostrato la loro abilità nel navigare l’incertezza economica e nell’aiutare i leader aziendali a vedere le opportunità di crescita del brand building mentre cercano di conquistare quote nel contesto attuale”, afferma Tom Pepper, senior director, Emea & Latam di LinkedIn marketing solutions. “Desiderosi di sperimentare con l’Intelligenza Artificiale Generativa e la creatività, i marketer B2B sono risultati ottimisti e concentrati sulla creazione di brand B2B indimenticabili e di prim’ordine – aggiunge – I progressi compiuti dai Cmo B2B nel migliorare la ‘fluidità finanziaria’ e nel dimostrare l’efficacia del marketing stanno dando i loro frutti e i loro sforzi saranno ricompensati guidando la prossima fase di crescita della loro azienda”.

Gli ostacoli per l’Intelligenza artificiale in azienda

Ad allargare il quadro sullo scenario più generale dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle aziende ci pensa un’indagine globale recentemente realizzata da Altair, società specializzata in scienza computazionale e intelligenza artificiale, secondo cui i principali ostacoli che le società si trovano di fronte sono di tre ordini: organizzativi, tecnologici e finanziari.

“Oggi le organizzazioni riconoscono l’imperativo di utilizzare i dati come una risorsa strategica per creare vantaggi competitivi – spiega James R. Scapa, fondatore e amministratore delegato di Altair – Ma è chiaro che esistono numerosi ostacoli legati alle persone, alla tecnologia e agli investimenti che impediscono alle organizzazioni di ottenere informazioni data driven necessarie per ottenere risultati. Per raggiungere quella che noi chiamiamo ‘Frictionless AI’, le aziende devono passare a strumenti di analisi dei dati self-service che consentano anche agli utenti non tecnici di lavorare in maniera semplice ed efficace su sistemi tecnologici complessi, evitando gli ostacoli che impediscono loro di progredire”.

Linkedin e l’Ai generativa

Proprio nell’ottica di aiutare le aziende B2B a rafforzare il brand building, a misurarne l’efficacia e a connettersi con il pubblico in nuovi modi, LinkedIn è impegnata a proporre una serie di nuovi prodotti e servizi, tra i quali – in un progetto pilota per il Nord America – l’ “AI-generated Copy Suggestions”, dove l’intelligenza artificiale “viene utilizzata per creare testi introduttivi e titoli ad alto rendimento per le creatività degli annunci, sfruttando i dati della pagina LinkedIn di un inserzionista”. Per permettere ai marketer B2B di confrontare l’impatto creativo e le prestazioni dei media rispetto alla concorrenza e di dimostrare come gli attuali investimenti in brand advertising migliorino l’efficienza di recruiter, marketer e venditori, LinkedIn sta inoltre introducendo il programma di misurazione Cmo Scorecard.

A questo si aggiungono prodotti e servizi come gli “In-stream video ads”, per sfruttare al meglio gli annunci In-Stream Video, i “Thought Leader Ads” che consentono ai brand di sponsorizzare i post dei loro thought leader, e i “Conversation Ads” che consentono agli inserzionisti di guidare le conversazioni a più alto contenuto di intenti con i membri nella scheda Focused.

Grazie a Pages Messaging viene inoltre introdotta la possibilità per gli utenti di connettersi organicamente con le aziende, mentre audience insights Api: consente alle agenzie e alle società di marketing technology di creare soluzioni in grado di aiutare i marketer a scoprire e comprendere il proprio pubblico di riferimento.

Articolo originariamente pubblicato il 08 Giu 2023

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