Marrone (Accenture): “Svolta trust per le telco di domani”

A “Telco per l’Italia” parla il Communications, Media and Technology Lead for Italy della società: “Le compagnie dovranno rinsaldare la fiducia della clientela, che vede nei big data una minaccia alla propria privacy”

Pubblicato il 09 Giu 2016

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Le telco italiane alla sfida del digitale. Questo il tema dell’intervento di Michele Marrone, Communications, Media and Technology Lead for Italy di Accenture, a Telco per l’Italia.

Secondo uno studio realizzato da Accenture ed illustrato oggi da Marrone, le imprese di telecomunicazioni nostrane stanno ormai tutte abbracciando l’offerta di servizi digitali.

Ma il trend più interessante in corso sembra essere un altro: sia in Italia sia all’estero gli operatori si stanno ponendo sul mercato come fornitori di piattaforme per integrare i loro servizi con quelli di altre aziende. Aumentano gli investimenti sulle nuove tecnologie, anche se in maniera diversa da Paese a Paese. L’Italia, ad esempio, punta soprattutto sui centri di ricerca interni, con il 58% degli executive che privilegia questa strategia, mentre all’estero prevale l’interesse verso il merger&acquisition e ci si affida, dunque, in particolare a società terze per lo sviluppo dei propri servizi.

Altro focus delle ricerca presentata da Marrone: i modelli operativi. “C’è bisogno di maggiore agilità organizzativa. I servizi vanno erogati in tempi rapidi: per questo è necessario introdurre sistemi che automatizzino i back office e diverse funzioni aziendali, grazie all’intelligenza artificiale. In Silicon Valley le start up hanno aumentato l’utilizzo della robotica di oltre il 200% negli ultimi 3 mesi”, ha sottolineato Marrone.

Ma innovare il sistema organizzativo significa avere un approccio diverso alle risorse umane. “Le Telco di domani non avranno più impiegati confinati in aree specifiche. Si lavorerà su più progetti con un visione generalista”.

Diverso sarà anche il modo di porsi degli operatori nei confronti della clientela. “Oggi le Telco si focalizzano sulla digital experience”, ha spiegato Marrone, “ma agire su questa leva non basta più. Gli operatori nell’immediato saranno, infatti, chiamati ad abilitare la digital trust”. Detto in parole povere: dovranno rinsaldare la fiducia della clientela, che vede sempre più nei big data una minaccia alla propria privacy.

Secondo l’indagine dei Accenture, infatti, il 48% dei consumatori italiani individua nella mancanza di adeguata garanzie sulla sicurezza dei dati personali una delle barriere principali all’adizione di determinati servizi.

Insomma, nel prossimo futuro “le aziende non si dovranno limitare a realizzare piattaforme digitali e a innovare i servizi, ma anche a garantirne l’affidabilità”. Del resto le telco sembrerebbero avanti rispetto ad altri operatori. “Su questo versante sono tra i player più credibili”, ha confermato Marrone

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