La voce circola già da settimane. E oggi il Corriere della Sera la riecheggia pur senza conferme ufficiali. Maximo Ibarra, ex Ad di Wind e primo timoniere del “colosso” Wind Tre, si preparerebbe a rientrare nel mondo delle Tlc dalla porta di Open Fiber. C’è chi sostiene – sempre voci non confermate – che Ibarra potrebbe prendere il posto di Tommaso Pompei con il quale – ennesimo tam tam– il presidente Franco Bassanini non si troverebbe troppo in sintonia, qualcuno dice che addirittura sarebbero ai ferri corti.
L’incarico di Pompei è fino ad aprile 2019 e secondo quanto risulta a CorCom il manager manterrà per certa la poltrona fino ad aprile 2018, dopodiché si vedrà. Ma il si vedrà non implica necessariamente la staffetta. E se staffetta ci sarà non bisogna dimenticare che la questione è più che mai politica considerato che il futuro della società della fibra di Enel e Cdp è in qualche modo strettamente connesso a quello di Tim, o meglio della rete di Tim. La questione dello scorporo è tornata in auge e non a caso. E questa volta, più che in passato, l’ipotesi di una newco della fibra può rappresentare la soluzione per spingere l’infrastrutturazione-Paese e mettere la parola fine alla guerra a carte bollate fra operatori.
Tornando a Ibarra, il manager ha di certo un curriculum invidiabile considerata la giovane età. Al momento, come si legge sul suo profilo Linkedin, è impegnato come professore di Digital Marketing alla Luiss; nei giorni scorsi lo si è visto al meeting di Rimini come relatore al seminario dedicato a “Lavoro, formazione e innovazione”. E certamente lo rivedremo ancora. Se in casa Open Fiber, persino in Tim dice qualcuno, è tutto da vedersi.