Mediaset peggiore delle attese per il bilancio 2016. Il Gruppo chiude con una perdita netta consolidata di 294,5 milioni di euro contro un utile di 3,8 milioni nel 2015. Il risultato è “imputabile agli effetti della vicenda Vivendi”, che impatta solo sulle attività italiane, che chiudono con un rosso di 380,1 milioni di euro contro la perdita di 74,6 milioni del 2015. Il quadro, scrive il Gruppo, “al di là della perdurante incertezza del quadro macroeconomico è stato radicalmente alterato dai gravi danni provocati sulle attività italiane del gruppo dalle violazioni contrattuali di Vivendi”.
In Spagna, invece, il dato è positivo per 171 milioni, in crescita rispetto ai 166,2 milioni del precedente esercizio.
L’effetto negativo delle violazioni contrattuali di Vivendi ammonta a -341,3 milioni di euro, precisa Mediaset. I ricavi netti ammontano a 3.667 milioni in aumento rispetto ai 3.524,8 milioni del 2015 (+142,2 milioni). In particolare, i ricavi in Italia sono cresciuti a 2.675,9 milioni rispetto ai 2.554,2 milioni dell’anno precedente (+4,8%). Analogo incremento in Spagna con 992,0 milioni di euro rispetto ai 971,9 milioni del 2015 (+2,1%). L’indebitamento finanziario netto e’ passato a 1.162,4 milioni.
“L’andamento dei ricavi pubblicitari totali nel primo trimestre dell’esercizio in corso si mantiene positivo” sia in Italia sia in Spagna e “dovrebbe proseguire anche nella restante parte dell’esercizio, pur in un contesto economico che anche nel 2017 sarà probabilmente caratterizzato da una stima di crescita ancora moderata”. Lo afferma Mediaset, che si aspetta “sia nel primo trimestre che su base annua un risultato operativo e un risultato netto consolidato positivi”. Nel comunicato dei conti approvati dal Cda, il Biscione aggiunge che nel corso dell’esercizio saranno avviate le principali azioni previste dalle linee guida del piano al 2020 e “si consolideranno gli impatti positivi derivanti dal consolidamento delle attività del comparto radiofonico. Inoltre l’andamento dei costi e degli ammortamenti delle attività media in Italia rifletterà gli effetti delle svalutazioni e degli accantonamenti effettuati in sede di predisposizione del bilancio consolidato 2016”, conclude Mediaset.
Parlando invece della decisione Agcom sulla doppia partecipazione di Vivendi nel capitale Telecom e Mediaset, l’ad del gruppo Tv Pier Silvio Berlusconi ha commentato: “Siamo soddisfatti, riteniamo ci fosse una violazione. Ora la soluzione la devono trovare loro”. E ancora, riferendosi al mancato accordo del 2016: “Riteniamo fosse il migliore in assoluto perché avrebbe portato indirettamente vantaggi anche a Telecom che ha bisogno di contenuti perché è rimasta indietro rispetto alle altre telc”. Ma la violazione legata all’influenza su Telecom “non facilita un accordo e anche uno di tipo commerciale sarà ritardato”.