Mercato delle torri, fissato il prezzo Inwit

Telecom Italia ha individuato il price range della socetà che dalla prossima settimana sarà quotata in Borsa. Ora serve il via libera di Borsa italiana e Consob

Pubblicato il 04 Giu 2015

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Riflettori su Telecom Italia che ha appena individuato “l’intervallo di valorizzazione del capitale economico” di Inwit, il veicolo creato ad hoc per conferirvi le oltre 11mila torri di trasmissione che sarà quotata in Borsa.

Anche sulla base di analisi svolte dai coordinatori dell’offerta globale “e d’intesa con gli stessi”, la forchetta di prezzo “è stata fissata da Telecom Italia tra un minimo non vincolante ai fini della determinazione del prezzo di offerta, di 1,95 miliardi di euro, e un massimo vincolante di 2,340 miliardi” corrispondenti a un minimo di 3,25 e un massimo di 3,9 euro/azione, “quest’ultimo pari al prezzo massimo di offerta”.

Inwit detiene, gestisce e concede in locazione infrastrutture per le comunicazioni wireless, e genera ricavi dalla locazione di spazi e dall’offerta di servizi sui siti medesimi, in particolare a operatori di telefonia mobile. Lunedì prossimo è prevista la presentazione al mercato della quotazione.

Il settore delle torri di trasmissione è in particolare fermento. Nei mesi scorsi il mercato ha assistito ad esempio alla cessione delle torri di Wind al gruppo spagnolo Abertis per 693 milioni. A novembre ha invece fatto il suo debutto in borsa Ray Way, la società proprietaria delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica della Rai, sulla quale Ei Towers, gruppo Mediaset, a febbraio ha lanciato un’Opa, alla quale tuttavia la Consob non ha dato via libera.

Secondo gli analisti di Banca Akros “l’operazione costituisce una buona opportunità per Telecom per far emergere il valore dell’infrastruttura, allo stesso tempo traendone beneficio in termini di posizione finanziaria”.

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