L’APPELLO

Mercato unico digitale: “I policymakers devono stimolare connettività avanzata e digitalizzazione”



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Ericsson, Ibm, Intel, Nokia e Vodafone invitano i responsabili politici ad affrontare il divario di investimenti e ad evitare l’introduzione di oneri normativi non necessari a carico delle aziende. “L’Europa deve cogliere l’opportunità di diventare un leader globale nell’internet industriale, capitalizzando sul potenziale di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, il calcolo quantistico il 5G standalone”

Pubblicato il 17 apr 2024



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Serve un’azione urgente da parte dei politici per stimolare la competitività digitale dell’Europa e garantire che rimanga nella lista delle priorità per la prossima Commissione Europea.

È quanto affermano Ericsson, Ibm, Intel, Nokia e Vodafone in vista dell’incontro tra i ministri del digitale D9+ a Dublino. L’appello sollecita, in particolare, i politici a sforzarsi per “realizzare un vero mercato unico digitale, colmare il divario di investimenti nella connettività digitale ed evitare di introdurre oneri normativi inutili per le aziende che operano nell’ecosistema digitale”.

“L’Europa deve cogliere l’opportunità di diventare un leader globale nell’internet industriale, sfruttando il potenziale delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, l’informatica quantistica e la connettività 5G standalone – scrivono i rappresentanti senior delle cinque società Robert Condon (Ericsson), Thomas Reynaert (Ibm), Hendrik Bourgeois, (Intel), Marc Vancoppenolle (Nokia) e Joakim Reiter (Vodafone) -. Gli Stati membri e l’UE devono collaborare con l’industria per promuovere la realizzazione di un’infrastruttura digitale di livello mondiale, l’adozione di strumenti che incrementino la produttività e garantire che il contesto normativo sia adatto al futuro”.

Cinque azioni chiave per promuovere la competitività

Le aziende evidenziano cinque azioni politiche chiave necessarie per promuovere la competitività dell’Ue attraverso la tecnologia.

Accelerare lo sviluppo di un vero mercato unico digitale

I politici devono concentrarsi sull’attuazione coerente delle normative esistenti sull’ecosistema digitale, lavorando per sfruttare il potere di un vero mercato unico digitale. Dovrebbero evitare di introdurre nuovi oneri normativi che rendano difficile per le società di telecomunicazioni accelerare l’implementazione della rete o per altre aziende l’adozione di strumenti digitali.

Incentivare gli investimenti nella connettività avanzata

L’Europa ha bisogno di operatori di telecomunicazioni sani e in grado di investire nel 5G autonomo, nella fibra e, in futuro, nel 6G. Il quadro normativo per le telecomunicazioni deve essere modernizzato, anche attraverso un nuovo approccio al controllo delle fusioni e all’assegnazione dello spettro, che comporti licenze più lunghe e norme armonizzate in tutti gli Stati membri. Anche le soluzioni di connettività avanzate, necessarie per ottimizzare l’uso dell’energia e delle risorse naturali in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Ue, dovrebbero diventare parte della tassonomia dell’Ue al fine di attrarre finanziamenti verdi per sostenere lo sviluppo della rete.

Regolamentare diversamente le tecnologie B2B e rivolte al consumatore

Gli obiettivi politici europei dovrebbero concentrarsi sulla correzione dei fallimenti del mercato, sulla garanzia di condizioni di parità e sulla gestione dei rischi individuati per la società. Nel considerare la regolamentazione, i politici dovrebbero distinguere tra fornitori di servizi B2B – che di solito operano sulla base di accordi contrattuali ben funzionanti, con accesso limitato ai dati dei clienti – e aziende con prodotti o servizi rivolti ai consumatori.

Promuovere politiche che facciano prosperare le aziende fidate in Europa.

Il contesto politico deve incoraggiare le aziende fidate a prosperare in Europa attraverso il commercio, il reclutamento e la ricerca. Anche la cooperazione tra paesi che la pensano allo stesso modo, compresa la cooperazione transatlantica, rimane essenziale per sostenere un contesto imprenditoriale positivo.

Garantire che l’Europa sia pronta a sfruttare i vantaggi della quantistica e dell’intelligenza artificiale

L’era quantistica sarà tanto trasformativa quanto dirompente, portando a scoperte in settori strategici come la sanità, la finanza e la logistica. Creerà anche nuove sfide per la sicurezza. I politici dovrebbero prepararsi per l’era quantistica promuovendo la sperimentazione in fase iniziale nell’applicazione e nella diffusione industriale, incoraggiando catene di approvvigionamento resilienti e incentivando gli investimenti del settore privato in Europa. I politici dovrebbero anche concentrarsi sulla preparazione delle infrastrutture critiche per la migrazione verso standard di sicurezza quantistica come parte della pianificazione delle politiche di sicurezza informatica, aree che meritano un sostegno particolare e maggiore in termini di ricerca e sviluppo. In tale contesto, i meccanismi e i processi di finanziamento della ricerca e sviluppo europei dovrebbero essere meglio coordinati e migliorati.

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