STRATEGIE

Meta (Facebook) scommette sulla Spagna, a Madrid il primo Lab: 200 assunzioni

La società ha comunicato il piano al premier Pedro Sanchez: saranno raddoppiati gli spazi dell’attuale sede per ospitare il nuovo centro. In cantiere anche un data center in Castilla La Mancha e un hub tecnologico per il metaverso. Ma dall’Irlanda arriva una multa da 17 milioni per violazione della privacy

Pubblicato il 16 Mar 2022

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Meta punta sulla Spagna per puntellare le operazioni europee dedicate allo sviluppo del metaverso. Il gruppo ha infatti annunciato una serie di investimenti in persone e infrastrutture che prevedono l’assunzione di duemila nuove risorse nei prossimi cinque anni e la creazione del primo Meta Lab al mondo, “una base flessibile per i lavoratori a distanza di Meta in Spagna con spazio per imprenditori tecnologici locali e start-up di piccole imprese”. Le proposte sono state comunicate al governo spagnolo in un incontro tra il premier Pedro Sanchez e Javier Oliván, vicepresidente di Meta.

Gli investimenti su infrastrutture e connettività

Il gruppo guidato da Mark Zuckerberg intende raddoppiare lo spazio attuale degli uffici di Madrid e puntare su nuove infrastrutture di connettività, a partire dal primo cavo sottomarino transatlantico e dal cavo 2Africa in arrivo sulla Penisola iberica. A questo si aggiungono una collaborazione con Telefónica, per dare vita a un Metaverse Innovation Hub a Madrid – incentrato sull’accelerazione della rete del metaverso e della disponibilità dei dispositivi – e l’avvio del processo che che porterà alla realizzazione di un nuovo Data Center in Castilla La Mancha. Infine, Meta intende “esplorare le potenziali collaborazioni tra industria, mondo accademico e governo per lavorare alla costruzione del metaverso in modo responsabile, anche in merito a privacy, sicurezza e diversità”.

Il ruolo strategico della Spagna

Secondo Meta, la Spagna è in prima linea nello sviluppo tecnologico europeo. “Il Paese”, si legge in una nota, “trae vantaggio dall’avere due forti hub tecnologici: Barcellona e Madrid, oltre a nuovi centri a Valencia e in Andalusia. Entrambi sono al centro della scena tecnologica e attraggono imprenditori, talenti e investitori locali e internazionali. La Spagna sta registrando livelli record di investimenti in startup che puntano a risolvere qualsiasi tipo di problema, dalla consegna di generi alimentari online alle applicazioni neuroelettroniche”. Meta d’altra parte ha da sempre puntato su una presenza a lungo termine in Spagna: lo spagnolo è stata la prima lingua non inglese per Facebook nel 2007, e le nostre nel paese sono iniziate nel 2009, con l’apertura del primo ufficio locale nel 2015.

“Mentre la nostra azienda guarda al futuro, i vantaggi della Spagna ci rendono naturale la scelta di investire qui. Stiamo lavorando con altri per aiutare a costruire il metaverso: una nuova fase di Internet costruita attorno a esperienze virtuali interconnesse. Il metaverso non sarà di proprietà di nessuna società e non accadrà dall’oggi al domani. Ma il metaverso ha il potenziale per aiutare a sbloccare l’accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche e vogliamo che le persone in Spagna ci aiutino a plasmarlo fin dall’inizio”, spiega Meta. “Ci auguriamo che il nostro nuovo Meta Lab possa svolgere un ruolo importante nella scena tecnologica spagnola e contribuire a gettare le basi affinché la Spagna possa beneficiare del metaverso. Sarà uno spazio di partnership, collaborazione e innovazione. E i nostri investimenti nella connettività, incluso Marea, uno dei cavi transoceanici con la capacità più alta al mondo, andranno a beneficio di altre aziende tecnologiche, guidando l’innovazione e la crescita in tutto il settore”.

La multa da 17 milioni di euro in Irlanda

Arriva intanto dall’Irlanda la notizia di una multa da 17 milioni di euro che l’Authority per la protezione dei dati, ha deciso nei confronti di Meta, per aver violato il Gdpr, la normativa Ue sulla tutela della privacy, nei confronti degli utenti irlandesi dei social media.

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