LO SCENARIO

Meta in crisi. Zuckerberg annuncia il piano di ristrutturazione

Tagli dei costi e del personale. Il fondatore ai dipendenti: “Speravo che l’economia si stabilizzasse, ma sembra non sia così. Dobbiamo far fronte alla situazione”

Pubblicato il 30 Set 2022

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La situazione macroeconomica e le prospettive per il medio termine costringono Meta a congelare le assunzioni e a ristrutturare ulteriormente l’organizzazione. È stato lo stesso Ceo Mark Zuckerberg ad annunciarlo nel corso di una riunione interna con i dipendenti, i cui contenuti sono stati riportati dagli organi di stampa americani.

Il piano di medio termine

La decisione arriva a pochi giorni dalla divulgazione di una serie di indiscrezioni, secondo le quali il gruppo punterebbe a ridurre del 10% i costi aziendali nei prossimi mesi. La società di social media aveva d’altra parte già rivisto, nel corso dell’anno, i piani di assunzione, tagliando almeno il 30% dei nuovi ingegneri che avrebbero dovuto far parte nell’organico.

Va detto che Meta non è l’unica Big tech a dover fare i conti con uno scenario tutt’altro che promettente: diversi colossi a stelle e strisce – a partire da Google – sono stati costretti a ridurre drasticamente l’organico negli ultimi mesi poiché gli inserzionisti hanno a loro volta ridotto gli investimenti per prepararsi alla recessione incombente.

“Avevo sperato che l’economia si fosse stabilizzata più chiaramente ormai, ma da quello che stiamo vedendo non sembra ancora che lo sia, quindi vogliamo pianificare in modo un po’ prudente”, ha spiegato Zuckerberg ai dipendenti durante la sessione di Q&A. Più nello specifico, Zuckerberg ha detto ai suoi collaboratori che la società sospenderà le nuove assunzioni e avvierà processi di ristrutturazione in alcune divisioni, con tagli alle spese più o meno rilevanti, aggiungendo che il prossimo anno Meta “sarà probabilmente ridimensionata rispetto a come è adesso”.

Il Ceo ha precisato che i tagli al budget interesseranno la maggior parte delle divisioni interne alla società, ma starà ai responsabili dei singoli team decidere come intervenire sul personale: questo potrebbe avvenire non solo tramite licenziamenti, ma anche evitando di colmare le posizioni lasciate vacanti dai dipendenti che vanno in pensione o spostando i lavoratori da una divisione all’altra.

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