È uno dei cambiamenti più difficili della storia di Meta: il licenziamento di 11.000 persone “di talento”, circa il 13% della forza lavoro totale. Si esprime così Mark Zuckerberg nel post con cui comunica a tutti i dipendenti il piano di ridimensionamento per rendere la sua azienda “più snella ed efficiente”. Sono inclusi nelle misure il taglio della spesa discrezionale e il congelamento delle assunzioni fino al primo trimestre del 2023.
“Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e di come siamo arrivati qui. So che questo è difficile per tutti e mi dispiace particolarmente per coloro che sono stati colpiti”, scrive Zuckerberg.
Due dei simboli dei social media degli Anni 2000, Twitter e Facebook, diventano così protagoniste di massicci ridimensionamenti del personale. Per la nuova Twitter di Elon Musk andrà via addirittura la metà dei dipendenti, anche se il numero (3.700 persone) è molto meno consistente di quello che lascerà Meta, che conta circa 87.000 persone in tutto il mondo.
A Wall Street, dove l’annuncio di Meta era ampiamente atteso, il titolo della società è salito di poco più del 4% nelle contrattazioni pre-mercato.
Il ridimensionamento dei team
I tagli decisi da Zuckerberg avverranno in tutta l’organizzazione, sia nei team che lavorano sulla famiglia di app sia nei team dei Reality Labs. Ma alcuni saranno colpiti più di altri, anche perché l’anno prossimo ci saranno meno assunzioni e si indirizzeranno in modo puntuale verso le aree di crescita. “Non si tratta del grande lavoro svolto da questi gruppi, ma di ciò di cui abbiamo bisogno per il futuro”, chiarisce Zuckerberg.
“Fondamentalmente, stiamo apportando tutti questi cambiamenti per due motivi”, prosegue il ceo: “le nostre prospettive di entrate sono inferiori a quanto ci aspettavamo all’inizio di quest’anno e vogliamo assicurarci di operare in modo efficiente nelle due divisioni Family of Apps e Reality Labs”.
La società che controlla Facebook, WhatsApp e Instagram ha registrato utili per 4,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre 2022 rispetto ai 9,2 miliardi messi a segno nello stesso periodo del 2021. Il gigante dei social network, di fronte a numeri di utenti stagnanti e a tagli ai budget pubblicitari, ha visto scendere le entrate a 27,7 miliardi di dollari dai 29 miliardi di dollari dell’anno precedente.
Focus sulle aree di crescita
Zuckerberg spiega che l’impennata dell’e-commerce e della digitalizzazione globale vissuta durante il Covid ha portato a una crescita delle entrate per Meta, così come per altre aziende, che è stata erroneamente ritenuta permanente. “Purtroppo non è andata come mi aspettavo”, ammette il ceo. “Non solo il commercio online è tornato all’andamento precedente, ma la recessione macroeconomica, l’aumento della concorrenza e la crisi dell’advertising hanno fatto sì che le nostre entrate siano molto più basse di quanto mi aspettassi. Ho sbagliato e mi assumo la responsabilità di questo”.
In questo nuovo contesto Meta deve “diventare più efficiente in termini di capitale”. Le risorse finanziarie sono state spostate su un numero minore di aree di crescita ritenute ad alta priorità, come l’Ai discovery engine, le ads e le piattaforme business e la “visione a lungo termine per il metaverso“. Sono stati ridotti i costi anche in altri settori, inclusi gli immobili grazie alle scrivanie condivise, ma “queste misure da sole non metteranno le nostre spese in linea con la nostra crescita delle entrate, quindi ho anche preso la difficile decisione di ridurre lo staff”.
Le tutele per le persone licenziate
Il ceo ha anticipato che ogni dipendente interessato dai tagli riceverà un’email con i dettagli e i riferimenti di persone del management cui rivolgersi per ogni altro dubbio. Negli Stati Uniti i dipendenti licenziati riaveranno comunque un’indennità pari a 16 settimane di retribuzione base più due settimane aggiuntive per ogni anno di servizio, senza tetto. Il costo dell’assicurazione sanitaria sarà coperto per le persone e le loro famiglie ancora per i prossimi sei mesi.
Meta fornirà anche tre mesi di supporto professionale con un fornitore esterno, incluso l’accesso anticipato agli annunci di lavoro, e assistenza ai dipendenti che non sono cittadini americani ed erano in Meta col visto di lavoro.
Al di fuori degli Stati Uniti, il supporto sarà simile e seguiremo presto con processi separati che tengono conto delle leggi locali sul lavoro.
Meta è sottovalutata e tornerà forte
“Questo è un momento triste”, conclude Zuckerberg. “A coloro che se ne vanno, voglio ringraziarvi ancora per tutto ciò che avete dato in questo posto. Anche per chi rimane è un momento difficile. Non solo stiamo dicendo addio alle persone con cui abbiamo lavorato a stretto contatto, ma molti di voi sentono l’incertezza del futuro. Voglio che sappiate che stiamo prendendo queste decisioni per assicurarci che il nostro futuro sia forte. Credo che oggi siamo profondamente sottovalutati come azienda. Miliardi di persone utilizzano i nostri servizi per connettersi e le nostre comunità continuano a crescere. Il nostro core business è tra i più redditizi mai costruiti con un enorme potenziale davanti. E siamo leader nello sviluppo della tecnologia per definire il futuro della connessione sociale e la prossima piattaforma informatica. Facciamo un lavoro importante. Ho fiducia nel fatto che, se lavoriamo in modo efficiente, usciremo da questa recessione più forti e più resistenti che mai”.