Il New Normal del post-Covid? E’ un modello di Pmi sempre più digital, anche e soprattutto grazie ai social. Lo affermano le imprese stesse: in Italia, ad esempio, il 22% delle aziende dichiara di aver modificato il modello di business dopo la pandemia, mentre app come quelle di Meta si sono rivelate fondamentali per avviare o rafforzare l’attività e gli strumenti di messaggistica hanno svolto un ruolo chiave nel mantenere i contatti con i clienti.
E’ quanto rivela uno studio commissionato da Meta a Ipsos per indagare i processi di digitalizzazione delle Pmi durante e a seguito della pandemia, con un focus sull’uso dei prodotti Meta per pubblicizzare digitalmente le proprie attività e connettersi con le community. La ricerca è stata condotta in 43 mercati nel mondo.
Pmi in ripresa, ma con differenze territoriali
Dallo studio emerge che la ripresa delle piccole imprese è in corso, ma ci sono differenze sostanziali nell’area Emea (Europe Middle-Est and Africa), con alcuni Paesi che hanno una prevalenza di Pmi che si definiscono fiorenti (54% Francia, 56% Nigeria, 61% Svezia ed Egitto, 68% Paesi Bassi), a fronte di altri dove esiste un’elevata percentuale di Pmi che sopravvive, ma non prospera: il 42% in Irlanda, il 43% in Germania, il 45% in Italia, il 59% in Sudafrica e il 61% nel Regno Unito. In Italia, in particolare, il 19% delle PMI dichiara di fare fatica a sopravvivere, mentre l’8% è stato colpito da chiusure permanenti durante la pandemia.
Nuovi modelli di business con una maggiore presenza online
Le Pmi intervistate hanno riferito di aver spostato online tutte o la maggior parte delle loro attività aziendali dall’inizio della pandemia da Covid-19: il 22% delle Pmi italiane dichiara di aver adottato dei cambiamenti nel modello di business dopo la pandemia; numeri decisamente più alti in Germania (30%), Sudafrica (43%), Nigeria (50%), Egitto (61%), dove la digitalizzazione corre assai più veloce. Molte Pmi hanno anche riferito di aver pianificato maggiori attività online: 47% in Polonia, 52% in Arabia Saudita, 69% Nigeria. Ciò accade per un visibile incremento delle vendite online, osservata in particolar modo in alcuni Paesi che dichiarano che la maggior parte delle vendite avviene in modo digitale: il 28% delle Pmi in Germania e Francia, il 38% delle Pmi del Regno Unito, il 39% nei Paesi Bassi, il 46% in Svezia.
Crucialità degli strumenti digitali durante la pandemia
La maggior parte delle Pmi che attualmente utilizzano strumenti digitali ha riferito che durante la pandemia da Covid-19 le loro attività non avrebbero potuto rimanere aperte senza l’utilizzo di strumenti digitali: tra queste anche l’Italia (60%) a pari merito con Francia e Norvegia. Particolarmente significativa è anche la percentuale delle Pmi che che ha dichiarato che la propria attività avrebbe sofferto senza gli strumenti digitali durante la pandemia: il 66% in Italia, il 71% in Polonia, il 72% nel Regno Unito. Numerose anche le Pmi che hanno riferito come gli strumenti digitali abbiano consentito alla propria azienda di adeguare il modello di business durante la pandemia: sono il 70% Italia e Paesi Bassi, l’80% Portogallo, l’83% in Arabia Saudita.
L’importanza delle app social
Delle Pmi che utilizzano le app di Meta, la maggior parte ha riferito che le piattaforme hanno aiutato la loro attività a crescere: in cima al ranking il Sudafrica (89%), gli Emirati Arabi Uniti (85%), il Regno Unito (76%), la Spagna (74%), la Norvegia (69%). Una percentuale significativa di Pmi che utilizzano le app di Meta ha segnalato poi che le piattaforme sono state indispensabili per l’avvio dell’attività: in Italia sono il 59%, a pari merito con la Germania, mentre il 60% in Francia e in Irlanda e il 66% nei Paesi Bassi. Nel Regno Unito, la percentuale è del 53%.
Un’altra percentuale significativa di Pmi che utilizzano le app di Meta ha riferito che le loro attività sono oggi più forti oggi grazie alle piattaforme: in Italia sono il 66%, in Polonia, Irlanda e Paesi Bassi il 75%, in Nigeria il 90%. In Germania sono il 60%. La maggior parte delle Pmi che attualmente utilizzano le app di Meta ha riferito che le piattaforme hanno aiutato l’attività ad incrementare l’accesso a nuovi clienti (58% nel Regno Unito, 61% in Polonia, 72% in Portogallo, 64% negli Emirati Arabi Uniti).
Un aiuto alle vendite nazionali e internazionali
Secondo i risultati della survey, le app di Meta contribuiscono sia alle vendite all’interno del proprio Paese (35% in Spagna, 36% nel Regno Unito, 43% in Portogallo, 56% in Sudafrica e 58% in Arabia Saudita), sia al di fuori: in Italia il commercio transfrontaliero cresce grazie ai social per il 21% delle Pmi italiane intervistate (a pari merito con la Germania). Numero ancora più alti per Paesi Bassi (31%), Nigeria (42%), Emirati Arabi Uniti (44%).
Le app di Meta hanno anche alimentato la creazione di posti di lavoro nelle comunità locali; la percentuale di PMI che hanno riferito di aver creato nuovi posti di lavoro nella propria comunità è del 57% in Francia e in Italia, del 58% in Belgio e Polonia, dell’80% in Kenya, del 92% in Arabia Saudita.
Strumenti di messaggistica per interagire con i clienti
La grande maggioranza delle Pmi che attualmente utilizzano strumenti digitali ha riferito di considerare le app e gli strumenti di messaggistica un modo molto personale per connettersi con i clienti: in Italia lo dichiara addirittura l’80% delle Pmi intervistate, l’83% bel Regno Unito e l’85% in Spagna.
La centralità dei temi legati alla sostenibilità
Emerge inoltre che le Pmi sono sempre più sensibili nei confronti dell’impatto della loro attività sull’ambiente, con ampie maggioranze che dichiarano che sarebbero disposte a cambiare le proprie pratiche per diventare più sostenibili: lo afferma il 68% delle Pmi in Italia, il 70% in Belgio, il 71% in Spagna e il 72% in Irlanda. Le Pmi dichiarano inoltre che l’adozione di pratiche rispettose dell’ambiente è un dato rilevante per i clienti esistenti o potenziali: ne sono consapevoli ben l’80% delle Pmi italiane, seguite da Irlanda (79%), Spagna (73%), Francia (71%).
Continuare a innovare per restare competitivi
“Oggi siamo a un punto di svolta tecnologico – conclude Luca Colombo, Country director di Meta in Italia –. L’accelerazione digitale, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, ha dimostrato alle aziende di tutte le dimensioni che si sono aperte nuove strade e nuove opportunità di crescita e che è necessario continuare a innovare per rimanere rilevanti e competitive. Una volta pensavamo che l’economia tradizionale e l’economia digitale fossero entità separate. Ora sono indivisibili. Gli strumenti digitali sono al centro delle attività di ogni settore e organizzazione e non sono mai stati così importanti come in questo momento”.