Anche l’Italia si prepara alla sfida del metaverso: Phygiverse è il progetto Made in Italy realizzato Med Innovations (azienda del gruppo MedGroup Holding).
Con il termine metaverso generalmente si indica uno spazio tridimensionale nel quale le persone fisiche si muovono e interagiscono con degli avatar personalizzati. Phygiverse però nasce da un’idea diversa: non è una realtà interamente creata al computer, ma vuole rendere virtuale il mondo reale e arricchirlo con una serie di esperienze interattive. Phygiverse – il brand è stato registrato in tutto il mondo – è stato presentato a Dubai da Stefano Parcaroli, Ceo di Med Group, nel corso della conferenza “Tecnologia blockchain per la tracciabilità della catena di fornitura agroalimentare”.
“Si può entrare nel Phygiverse grazie a uno qualunque degli strumenti digitali che utilizziamo oggi – spiega Parcaroli – ad esempio chi sta visitando un museo o una città d’arte potrà utilizzarlo in realtà aumentata grazie a delle App sviluppate appositamente per smartphone o smartglasses. È un universo misto che verrà controllato e modellato, anche dinamicamente, grazie all’infrastruttura informatica basata sulla piattaforma Orbital”.
Med Innovations creerà dei Phygiverse differenti che, all’occorrenza, potranno intrecciarsi tra loro, cosicché sarà possibile saltare da un universo all’altro. Ognuno riprodurrà un’area, un Paese o addirittura una città diversa. Camminando nell’universo, i visitatori esploreranno la riproduzione virtuale del mondo reale, e in questo modo potranno accedere a contenuti e servizi digitali di diversa natura. La realtà aumentata potrà inoltre essere arricchita in base ai desideri che il visitatore ha già manifestato in precedenza.
Grazie a Phygiverse si potrà vivere un’esperienza del tutto virtuale: si potranno visitare musei e monumenti, guardare uno spettacolo teatrale o un film al cinema, visitare un’opera architettonica, seguire un concerto in un’arena. Si potrà persino visitare un’intera città, senza uscire di casa. Ma si potrà anche intrecciare questa esperienza con la vita di tutti i giorni. Ad esempio, si potrà entrare in un negozio reale che è stato aperto in un vero centro commerciale e dedicarsi allo shopping, guardando le ricostruzioni 3D dei vari prodotti. E ancora, si potrà pianificare un’esperienza reale – come un viaggio o una cena al ristorante – visitando il Phygiverse di un albergo o di un locale.
“Le aziende, ma anche le attività culturali, oggi chiedono una realtà virtuale che riproduca il mondo reale, l’idea di base è quello che oggi chiamiamo virtual tour – conclude Parcaroli. – Grazie ai contenuti e ai servizi aggiuntivi, Phygiverse consente di sfruttare a pieno le potenzialità del mondo digitale, creando una realtà virtuale mista in cui elementi che riproducono fedelmente la realtà si fondono con elementi nuovi e li arricchiscono”.