Cinquecento città da cablare con la fibra ottica, per un investimento complessivo di circa quattro miliardi di euro. E’ questo il contenuto del piano industriale che Wind e Vodafone stanno mettendo a punto in vista dell’intesa ufficiale che potrebbero ufficializzare in estate per la realizzazione di un’infrastruttura nazionale in fibra attraverso Metroweb.
Secondo le dichiarazioni di una fonte a conoscenza dei fatti a Mf-Dowjones il piano dovrebbe essere pronto nel giro di un paio di settimane e rappresenta il primo passo della lettera di intenti siglata tra Vodafone, Wind, F2i e Fsi, questi ultimi due soci di Metroweb.
Gli investimenti saranno per una parte finanziati con gli investimenti pubblici inseriti nel decreto della banda ultralarga, una parte in equity e una parte a debito, anche se al momento non esiste ancora una suddivisione precisa.
Intanto, conclude la fonte, sono in fase di avviamento i contatti tra Metroweb ed Enel, altro soggetto interessato ad entrare nel progetto della banda ultralarga, con la società guidata da Francesco Starace che sarebbe orientata a mettere a disposizione le proprie infrastrutture per cablare il territorio nazionale.
Quanto al decreto comunicazioni, secondo le anticipazioni del sole24ore la bozza prevede 1,4 miliardi di incentivi tramite voucher per gli utenti finali per un piano complessivo da 7 miliardi di risorse, e una clausola “pro Metroweb”, che conferirebbe all’azienda una priorità nelle gare, che avrebbe creato allarme in Telecom Italia e Fastweb.
Nel decreto aggiornato, secondo il quotidiano economico, esiste una clausola per dare la preferenza nelle gare “a soggetti non verticalmente integrati, con caratteristiche di offerta solo all’ingrosso”, profilo che coincide con quello di Metroweb.